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Charlie Gard, Grillo attacca l’Ue: “Europa senz’anima”. Salvini rincara la dose: “È omicidio”

Numerosi politici nostrani sono intervenuti in mattinata per commentare il caso del piccolo Charlie Gard, il bambino inglese di 10 mesi che oggi verrà definitivamente distaccato dalle macchine che da molti mesi lo mantengono in vita su decisione delle autorità britanniche. “Un’Europa senz’anima”, sostiene Beppe Grillo, grida invece all’omicidio di Stato Matteo Salvini, mentre Giorgia Meloni si domanda per quale motivo Papa Francesco non sia intervenuto, nonostante le richieste di aiuto. Anche Matteo Renzi solidarizza con la famiglia Gard: “Facciamo proteste ovunque per qualsiasi cucciolo, e facciamo bene. E un piccolo cucciolo d’uomo non valeva un’attenzione diversa delle autorità europee?”.
A cura di Charlotte Matteini
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Il piccolo Charlie Gard
Il piccolo Charlie Gard

Il caso del piccolo Charlie Gard, il bambino inglese di 10 mesi affetto da una rara patologia genetica che lo costringe a vivere attaccato a macchine per la respirazione artificiale e sotto sedazione permanente, al quale tra poche ore verrà staccata la spina delle macchine che lo mantengono in vita da ormai molti mesi, ha scosso non solo l'opinione pubblica internazionale, ma anche la politica italiana. Sul caso sono infatti intervenuti numerosi politici nostrani, che all'unanimità hanno solidarizzato con la famiglia del piccolo, costretta contro la propria volontà ad accettare il distacco delle macchine richiesto dai medici curanti – i quali da molti mesi sostengono che non ci sia alcuna speranza per il bimbo affetto da sindrome di deperimento mitocondriale – una decisione divenuta ormai definitiva dopo un'estenuante battaglia legale condotta dai genitori in tutte le sedi giudiziarie competenti.

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"Neppure Pilato se ne lavò le mani in questo modo. Charlie Gard non è clinicamente morto, i suoi genitori non desiderano che siano spente le macchine che lo tengono in vita, addirittura se ne andranno via! Un viaggio di coraggio e di speranza: una musica che trova orecchie da mercante in questa europetta insipida e senz’anima", scrive Beppe Grillo sul suo blog. "La corte europea per i diritti dell’uomo ha sentenziato: ciò che hanno deciso i tribunali inglesi riguardo la sospensione dei trattamenti per mantenere in vita il Piccolo Charlie Gard va bene così. Non è entrata nel merito la corte europea. Si è comportata come una corte di cassazione: non è più un processo al fatto in se, ma piuttosto alla forma dei gradì di giudizio precedenti. È incredibile, significa che tutta la UE non ha da dire nulla, in più oppure in meno, riguardo una questione così atrocemente fondamentale. L’ultimo grado di giudizio è fondamentale, serve a stabilire la presenza o meno di errori procedurali dei due gradi di giudizio precedenti, ed eventualmente fare in modo che siano corretti. Ciò avviene nel contesto della catena giudiziaria dello stesso paese, lo stesso terreno culturale ed etico, quindi nell’implicito rispetto della sovranità etica e morale di quella società, forse senza omettere di considerare il credo. Una comunità di stati, ognuno con il suo patrimonio di vittorie e sconfitte nei confronti delle sfide dell’esistenza dovrebbe avere un’altitudine morale maggiore di ognuno preso singolarmente. Dovrebbe… forse è una parola grossa, diciamo pure che ‘potrebbe'.

Dello stesso avviso è l'ex presidente del Consiglio e segretario del Pd, Matteo Renzi: "Non riesco a togliermi dalla testa il pensiero del piccolo Charlie. Mi fanno paura i social quando diventano curve da tifoseria con persone che sparano certezze e urlano, non cerco facili like. Ma condivido uno stato d'animo, più che uno status: il dolore di quei genitori e di quel bambino mi rimbomba in testa continuamente. Mi sembra insopportabile per noi, figuriamoci per quella povera famiglia che vive queste ore così. Perché la Corte Europea dei diritti umani (diritti?) non ha concesso la cura sperimentale in America? Perché non consentire alla scienza un ultimo tentativo? Facciamo proteste ovunque per qualsiasi cucciolo, e facciamo bene. E un piccolo cucciolo d'uomo non valeva un'attenzione diversa delle autorità europee? Per una volta ho più domande che risposte", scrive su Facebook.

Matteo Salvini parla invece di omicidio e ritiene inammissibile la decisione della Corte europea dei diritti umani la quale, confermando le sentenze emesse dai giudici inglesi, ha sottolineato di non potersi sostituire alle autorità locali e concesso a Londra la possibilità di staccare la spina: "‘Volevamo portarlo a casa, fargli l'ultimo bagnetto e avvolgerlo in lenzuola in cui non aveva mai dormito. Volevamo morisse a casa sua, tra l'affetto di genitori, parenti e amici, non ce l'hanno permesso'. Ma come si fa??? È un OMICIDIO. Da papà, un bacio al piccolo Charlie e un abbraccio fortissimo ai suoi coraggiosi genitori".

La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, si chiede invece per quale motivo non ci sia stato alcun intervento di Papa Francesco: "Perché il Santo Padre, che è sempre attento a tutte le questioni delicate e importanti, dall'immigrazione alle pensioni d'oro, non risponde alla lettera con la quale gli chiedono di intervenire sul caso di Charlie Gard? Perché tace di fronte alla barbarie di un bambino privato delle cure necessarie, lasciato morire dallo Stato contro il parere dei suoi genitori? Santità, dica qualcosa, Charlie è ancora vivo".

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