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Domani Roma si prepara ad accogliere i migliaia di partecipanti che, con oltre 2100 pullman e 13 treni speciali provenienti da tutta Italia, scenderanno in piazza per partecipare alla prima grande manifestazione della CGIL dell'era Camusso. Saranno infatti due i corte che sfileranno per i viali della Capitale e conluderanno il loro percorso in piazza San Giovanni in Laterano, dove è previsto un lungo comizio con l'intervento conclusivo del segretario generale. Lo slogan è "Il futuro è dei giovani. Più diritti e più democrazia" e si inserisce perfettamente nel momento di massima mobilitazione del movimento studentesco, con la protesta di universitari e ricercatori che assume toni sempre più forti e convincenti.
Proprio in tal senso si inserisce l'intervista a L'Unità di Susanna Camusso, secondo la quale le proteste sono
"il segno di un Paese che non tollera più le illusioni, le menzogne di Silvio Berlusconi […] l’intervento della Gelmini sull’università, mi rifiuto di chiamarla riforma, deve essere contrastato fino al suo ritiro. La coscienza di questi giovani si ribella al tentativo di tagliare ancora la formazione, l’università, non vogliono diventare invisibili. È una grande battaglia che merita sostegno e solidarietà […] Le lotte di questi giorni, sui monumenti, sulle gru, sui tetti, gli scioperi della fame sono un messaggio chiaro: i lavoratori, i cittadini si mettono in gioco in prima persona per difendere il diritto al lavoro, a una speranza di futuro. Bisogna rispettare queste persone ed è grave che certe istituzioni alimentino paure e minacce di fronte alle proteste sociali".
Una manifestazione che dunque intende mandare un messaggio chiaro al Governo Berlusconi, al centro di una crisi profonda e secondo molti analisti difficlmente sanabile, in un momento nel quale anche le opposizioni non riescono a trovare una piattaforma politica unitaria. La stessa partecipazione all'appuntamento di domani ha diviso i principali partiti del centro sinistra, con il Partito Democratico che non ha aderito ufficialmente (ma saranno comunque molti i democrats presenti al fianco dei lavoratori), mentre ci saranno certamente Italia dei Valori, Sinistra e Libertà e Federazione della Sinistra.
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