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Cgil e Uil in piazza per sanità e salari: “Il governo Meloni racconta balle, qui c’è il Paese reale”

Contro i tagli alla sanità, le politiche sulla sicurezza sul lavoro e le risposte insufficienti su salari bassi e povertà, Cgil e Uil hanno organizzato la manifestazione ‘Adesso basta!’ oggi a Roma. Assente la Cisl: “Anche avere idee diverse è democrazia”, ha commentato Landini.
A cura di Luca Pons
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La manifestazione ‘Adesso basta!' organizzata da Cgil e Uil a Roma, ha contestato le politiche del governo Meloni sulla sanità pubblica e la sicurezza nei luoghi di lavoro, oltre alla situazione dei salari. "Da questa piazza arriva il messaggio del Paese reale, visto che stanno raccontando balle", ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini: "Il governo e la destra vogliono costruire un regime e controllare quello che si dice e che si fa. Si sta cercando di comprimere la libertà delle persone. E lo vedo anche per come funzionano gli organi di informazione. Questo governo pensa di comandare, non di governare", ha dichiarato Landini.

Era presente anche il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri, che ha insistito sull'idea del Paese reale: "Siamo qui per sei milioni di poveri, cinque milioni di lavoratori con il contratto scaduto che aspettano risposte, sul lavoro, la sicurezza, la sanità. E ci sono persone che pagano sempre le tasse e qualcuno che non le paga mai e il governo fa finta di non vedere".

Il mondo del lavoro " tiene in piedi questo Paese ma non ce la fa più, ha un problema salariale grande quanto una casa, un livello di precarietà inaccettabile, mentre i diritti della Costituzione non sono garantiti. E si continua a morire sul lavoro in modo indecente. Oggi la battaglia è questa, per dare un futuro al Paese e cambiare le scelte sbagliate fatte in questi anni", ha ribadito Landini. Poche settimane fa, la Cgil ha rilanciato i suoi quattro referendum contro il precariato, la legge sugli appalti e i licenziamenti. Nei prossimi mesi si svolgerà la raccolta firme.

Landini ha commentato anche il dibattito sull'aborto: "Mi sembra che la destra voglia impedire alle donne di decidere sul loro corpo. Siamo di fronte ad una pericolosissima regressione. C'è una logica di comando e controllo. È un elemento contro la democrazia del Paese". Mentre sulla sanità, il tema al centro della manifestazione, ha attaccato: "Abbiamo quasi cinque milioni di persone che non si curano perché non hanno i soldi per farlo. Anziché fare sistema e discutere di ciò che si fa in Europa, qualcuno pensa che bisogna fare l'autonomia differenziata. Siamo radicalmente contrari a questa logica".

Alla manifestazione di oggi non era presente la Cisl, che da tempo ha scelto una linea meno conflittuale nei confronti del governo Meloni. Landini ha commentato: "In questo momento è molto importante l’unità dei lavoratori, noi lavoriamo per unire il mondo del lavoro e per dare a tutte le persone il diritto di manifestare. Da questo punto di vista anche quando esistono idee diverse è la democrazia". Anche Bombardieri ha usato toni concilianti: "Ci sono diverse sensibilità, noi continuiamo sulle piattaforme unitarie. Abbiamo passato altri periodi nei quali il sindacato ha avuto visioni diverse, supereremo anche questo. Il pluralismo sindacale è una ricchezza. Il Primo maggio saremo tutti insieme per una grande manifestazione".

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