Certificati malattia, presentati quasi 50mila nel primo giorno di Green Pass obbligatorio

Nel primo giorno delle nuove regole sul Green Pass, venerdì 15 ottobre, si è registrato un aumento del 23% sul rilascio dei certificati di malattia rispetto alla settimana precedente. È quanto emerge dai dati dell'Inps diffusi dal ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. Numeri che potrebbero far pensare che alcuni lavoratori siano rimasti a casa proprio per non dover affrontare l'obbligo di Certificazione Covid. Anche se, in realtà, rispetto a due settimana fa l'aumento è molto più contenuto, del 5%.
I certificati presentati venerdì 15 ottobre sono stati quasi 50 mila, per la precisione 47.393. Quelli del venerdì precedente, l'8 ottobre, erano 38.432, mentre il 1° ottobre se ne sono contati 44.903. Non è quindi chiaro se ci sia o meno un legame con le nuove regole sul Green Pass. "Se i medici hanno rilasciato i certificati lo hanno fatto seguendo tutte le regole. Il medico deve visitare per forza il paziente e deve fare una valutazione oggettiva. Facciamo comunque un appello a stare molto attenti nel rilasciare i certificati rispettando tutte le norme di legge. Ma questo, ripeto, avviene regolarmente ed è parte integrante della professione", ha detto al Messaggero il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici Chirurghi e odontoiatri (Fnomceo) Filippo Anelli. Per poi aggiungere: "È chiaro che anche il disagio sociale talvolta può determinare uno stato di malattia. Quindi il medico deve valutare con estrema attenzione queste situazioni caso per caso per capire se creano o meno una inabilità al lavoro".
Intanto, commentando il primo giorno di nuove regole, Brunetta ha affermato: "Nel primo giorno di green pass obbligatorio nel mondo del lavoro, la Pubblica amministrazione dimostra quindi senso di responsabilità e organizzazione flessibile e intelligente, cogliendo a pieno lo spirito e le possibilità offerte dalle linee guida emanate dal governo. Nei ministeri orari scaglionati, poche code, rientro ordinato".