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Cernobbio: Schlein vuole congedo di 5 mesi per genitori, Conte tassa su extraprofitti e Salvini rilancia il nucleare

A Cernobbio i leader delle opposizioni si sono confrontati e scontrati nell’ultima giornata del Forum che segue quella della presidente del Consiglio Meloni. Dalla segretaria del Pd Elly Schlein al leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, a Carlo Calenda, tante le proposte economiche presentate agli imprenditori. Presente anche Salvini che rilancia un referendum sul nucleare.
A cura di Antonio Palma
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Critiche comuni alla manovra economica del governo ma grosse divisioni su politica estera e campo largo, così oggi a Cernobbio i leader delle opposizioni si sono confrontati e scontrati nell'ultima giornata del Forum che segue quella della presidente del Consiglio Meloni. Dai 5 mesi retribuiti per i genitori proposti dalla segretaria del Pd Elly Schlein alla tassa sugli extraprofitti suggerita dal leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, sono stati tanti i punti al centro del confronto con gli imprenditori

Elly Schlein: "Questo governo non ha visione, non ha messo in campo una politica industriale"

"Questo governo ha dimostrato di non saper rilanciare l’economia, vive di rendita. Questo governo non ha visione, non ha messo in campo una politica industriale. La manovra sarà senza respiro, senza anima ma noi cercheremo di dare un contributo perché il Paese deve crescere" ha dichiarato Schlein che propone "un congedo paritario retribuito al 100% di 5 mesi per entrambi i genitori. "C'è una proposta che stiamo portando avanti, quella del congedo paritario per entrambi i genitori, con 5 mesi pagati al 100% per entrambi i genitori. Approviamo subito un congedo paritario pienamente retribuito per entrambi i genitori e aiuteremmo le famiglie e l'occupazione femminile" ha dichiarato

"Le imprese hanno bisogno di programmare: bisogna fare uno sforzo e in questo, se vogliamo lavorare insieme nella prossima manovra, noi con approccio pragmatico ci siamo sempre stati. "Dobbiamo sapere dove vogliamo andare. Cosa succederà dopo il Pnrr? Il governo ha perso un anno per le modifiche e ha penalizzato i Comuni virtuosi. Serve una politica industriale che accompagni i cambiamenti che stiamo vivendo. Bisogna dare continuità agli incentivi. Transizione 5.0 finirà nel 2025. E dopo?" ha proseguito la leader del Pd, che poi parlando delle altre opposizioni ha aggiunto: "La prima questione che mi piacerebbe affrontare insieme alle altre opposizioni è un piano per tornare a crescere, con le politiche industriali che ci servono per accompagnare i grandi cambiamenti a cui siamo sottoposti. Per noi è importante dare continuità agli incentivi".

Calenda: "4 miliardi di Irpef siano investiti sulla sanità"

"Al di là delle singole scelte e dei singoli scandali, questo Governo ha un gigantesco problema di classe dirigente politica. Non riesce ad amministrare il Paese. Industria 5.0 è arrivata in ritardissimo e ha 13 step autorizzativi che la rendono farraginosissima" ha dichiarato invece Carlo Calenda che propone invece che "almeno la parte relativa alle aliquote Irpef che vale 4 miliardi sia investita sulla sanità, perché riteniamo che la sanità sia uno dei problemi fondamentali di questo Paese". " Meloni dice stop bonus, ma quello che ha fatto sono dei bonus, perché sono una tantum, come il taglio fiscale che è una tantum e non strutturale" ha aggiunto Calenda.

Conte: "Tassa sugli extraprofitti sarebbe buona e giusta"

"Una tassa sugli extraprofitti sarebbe buona e giusta. Potremmo anche recuperare risorse tagliando dei sussidi ambientali dannosi. Ci sono margini per costruire una politica più espansiva e ragionevole: dobbiamo aumentare i redditi reali delle famiglie" così invece si è espresso il leader del M5s, Giuseppe Conte, nel suo intervento al Forum Ambrosetti, a Cernobbio. "La politica economica di questo governo vuol dire nuove tasse, ulteriori tagli e lavoro povero. Invece c'è bisogno di un nuovo Next Generation, perché solo così l'Europa può essere competitiva con Usa e Cina" ha aggiunto Conte.

Salvini: "Maggioranza italiani direbbe sì a nuovo referendum sul nucleare"

Oggi a Cernobbio anche il Ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, che rispolvera il tema nucleare. "Sono convinto che con un nuovo referendum la maggioranza degli italiani direbbe sì al nucleare" ha detto il ministro per l'ultima giornata del forum Ambrosetti. "Il mio ministero sta lavorando per riportare l'Italia tra paesi industrializzati, è fondamentale. Altrimenti è una resa incondizionata", ha detto. Per il vicepremier Salvini, "l'Italia non può più dire di no al nucleare. Una delle mission del governo è riportare l'Italia nel contesto della modernità, riavviando il dossier". In Europa, ha chiosato Salvini, "siamo circondati: in questo momento ci sono 128 reattori che producono un quarto dell'energia", con "aziende italiane come Enel che stanno gestendo il nucleare in tanti paesi e non in Italia".

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