Centrodestra vince alle comunali, il Pd fa i conti con il risultato: “Non è colpa di Elly Schlein”
Il centrodestra ha vinto questa tornata di elezioni amministrative. Se già l'esito del primo turno poteva considerarsi positivo, ai ballottaggi il trionfo è stato netto. Solo a Vicenza il centrosinistra ha potuto rivendicare il risultato. "Abbiamo ottenuto conferme importanti e qualche vittoria che potrebbe definirsi ‘storica’ come ad Ancona a conferma del fatto che non esistono più le roccaforti e che i cittadini sanno fare le loro scelte, valutando i programmi e le persone. Un risultato che ci incoraggia ad andare avanti e a fare ancora meglio", ha commentato Giorgia Meloni, assicurando che il governo sarà al fianco dei sindaci appena eletti.
"È la conferma che in politica si vince al centro, con candidati moderati e competenti. Abbiamo ottenuto un risultato storico, davvero clamoroso. C'è stata una rivoluzione culturale, una reazione al rischio di uno spostamento eccessivo a sinistra", ha detto invece Antonio Tajani in un'intervista con La Stampa.
Alla notizia dei primi risultati Giovanni Donzelli, di Fratelli d'Italia, aveva affermato che l‘effetto Schlein ci fosse sì stato, ma in favore del centrodestra. "Mettere sotto processo Schlein sarebbe una sciocchezza, peraltro queste Amministrative erano state impostate molto prima che diventasse segretaria", ha replicato Davide Baruffi, responsabile Enti locali del Pd. "Vorrei ricordare una cosa: Elly Schlein si è insediata il 12 marzo. Non c’è stata un’alleanza decisa dalla nuova segreteria e le liste del Pd erano di fatto già chiuse. Il Partito democratico nei consigli comunali è la prima lista anche rispetto a Fratelli d’Italia, dopodiché questo particolare non ci consola. Però è bene ricordarlo a chi non è quasi presente in nessun consiglio comunale, ma dice che il problema è il Pd", ha detto Francesco Boccia, capogruppo dem in Senato, in un'allusione non troppo nascosta al Terzo polo.
"Io continuo a ritenere che senza una radicale operazione di innovazione sul Pd sarà difficile vincere la crosta burocratica che ancora plasma le scelte sui gruppi dirigenti e le candidature, troppo spesso non radicate, non popolari e frutto di giochi interni. Dobbiamo dirci le cose come stanno. Elly Schlein sta lavorando bene ma secondo me non deve togliere il piede dall'acceleratore dell'innovazione. Inventare e stupire", ha commentato il deputato del Pd Roberto Morassut.