Centrodestra, Salvini: “Meloni premier? Lo decideranno i cittadini, tocca a loro giudicare”
Tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni è ancora gelo. Dopo gli strascichi della partita del Quirinale e la spaccatura nel centrodestra, i due alleati non si sono ancora visti, né ufficialmente sentiti al telefono. E continuano i battibecchi e le polemiche a distanza. Il leader della Lega, intervenuto questa mattina a Radio Capital, dice che in questo momento la ricostruzione dell'alleanza conservatrice non è la sua priorità, vista l'emergenza del caro-bollette, e che bisogna aspettare almeno una settimana. Quindi, a domanda diretta sulla possibilità che, visti gli attuali sondaggi, dopo il 2023 Meloni diventi premier, risponde che saranno i cittadini a scegliere, anche se non si fida delle rilevazioni statistiche.
«Lasciamo giudicare gli italiani quando voteranno, sono i cittadini a decidere. Ognuno ha le sue ambizioni. No, non ho sentito Giorgia Meloni, sono in quarantena, non ho tempo né voglia di litigare con nessuno, cerco di unire superando le divisioni che in questo momento non servono a nessuno», dice. E sui sondaggi, che al momento danno Fratelli d'Italia davanti alla Lega: «Sondaggi? C'e' chi crede agli oroscopi…». Quindi sulla scelta di appoggiare il governo Draghi e il Mattarella bis, rivendica: «Io preferisco i sì e le responsabilità che dire sempre di no».
In ogni caso ribadisce che rimane valida la sua proposta di un nuovo partito unico sul modello di quello repubblicano americano, anche se ora non è il momento di mettersi al telefono per lavorare su questo. Quanto al caro-bollette, quindi, conferma che l'intervento del governo partirà da un minimo di 5 miliardi. «Bisogna intervenire velocemente, in settimana» ammonisce, chiedendo di importare più gas e pensare alla ricerca sul nucleare, «contro i no ideologici che stanno bloccando l'Italia». Leggasi: la posizione di PD e Movimento 5 stelle, che anche in Europa si sono opposti alla tassonomia approvata dalla Commissione europea per inserire gas meno inquinante e nucleare di ultima generazione nelle fonti rinnovabili.
Covid, Salvini: "Non ho fatto vaccinare mia figlia"
Il leader leghista rivela poi di non aver fatto vaccinare la figlia. «Sono scelte – spiega – che spettano a mamma, papà e pediatri, non sono certo materia di dibattito politico». Si tratta della stessa decisione presa al momento dalla presidente di Fratelli d'Italia.
Infine sul caso Open arms, per cui Salvini è a processo a Palermo, il numero uno del Carroccio ripete di essere orgoglioso di quanto fatto. «Se vengo condannato– spiega- vado in galera: sono accusato di sequestro di persona, non come un furtarello, o uno di quei reati dei politici. Rischio 15 anni di carcere, ma sono pronto di pagare le conseguenze di quello che ho fatto».