Centrodestra annuncia centinaia di emendamenti al ddl Zan: testo probabilmente slitterà a settembre
Ancora in pausa il ddl Zan, ma stavolta per il calendario dei lavori in Senato. La discussione sul testo contro l'omotransfobia, che nelle ultime settimane è stato al centro del dibattito politico, riprenderà in Aula il 20 luglio. Martedì prossimo sarà anche il termine ultimo entro cui presentare gli emendamenti. Il Partito democratico ha deciso che non ne depositerà alcuno: la linea resta quindi quella di non mettere mano al testo, anche nell'ottica di non complicare i lavori che potrebbero far slittare il voto a settembre.
Il Pd è quindi piuttosto orientato a presentare degli ordini del giorno, ma non tutte le forze politiche sono sulla stessa linea. E mentre Italia Viva continua a spingere perché si riprenda la discussione nel tentativo di giungere a un accordo, il centrodestra si prepara a presentare centinaio di emendamenti. "Sarà un numero congruo e adeguato, ma meno di una legge finanziaria", ha ironizzato il senatore della Lega Simone Pillon. In uno scenario come quello preannunciato, il rischio che slitti tutto a settembre è decisamente concreto.
Fratelli d'Italia da solo ha annunciato un centinaio di emendamenti, ed è probabile che Forza Italia e Lega non vogliano essere da meno. Una mole di lavoro che probabilmente rimanderà il passaggio finale del voto a dopo l'estate. Anche contando che mancano circa due settimane perché il Senato chiuda per la pausa di agosto. E che, come ha sottolineato la senatrice dem Simona Malpezzi, "già dalla prossima settimana arriveranno dei decreti che avranno la precedenza e quindi potrebbe esserci uno slittamento".
Oggi, prima che la discussione venisse messa in pausa, ha avuto molta risonanza l'intervento della senatrice di Forza Italia Barbara Masini, che solo alcune settimane fa aveva fatto coming out annunciando il voto a favore sul ddl Zan, in dissenso con la linea del suo partito. "Tutti i genitori hanno paura per i propri figli, ma non tutti sono costretti ad avere paura per una società immatura. Sarebbe una grande sconfitta vedere ancora una volta morire questo disegno di legge", ha detto Masini.