Cento persone al giorno ancora muoiono di Covid: il monitoraggio della Fondazione Gimbe
Tutti gli indicatori del Covid sono in crescita, tutti tranne il numero di nuovi casi che – però – resta sostanzialmente elevato e costante. Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe evidenzia, anche questa settimana, un aumento nel numero delle vittime da Covid: sono 686 in sei giorni – con un più 8% rispetto alla rilevazione precedente – praticamente cento morti al giorno. Crescono anche i ricoverati in terapia intensiva (più 4,7%) e i ricoverati con sintomi (più 9%), che diventano rispettivamente 335 e 9.215 in tutto. La maggior parte si trova ancora in isolamento domiciliare (513.525): anche questo dato è in aumento, con un più 3%.
Il numero degli attualmente positivi è – anch'esso in crescita – di 523.075 persone. L'unico dato in calo è quello dei nuovi casi rilevati, che sono leggermente meno rispetto alla scorsa settimana: 221.324 in tutto, che come valore assoluto è ancora molto alto. Significa che mediamente ogni giorno vengono scoperti oltre 31mila nuovi casi di positività al Covid, con un numero di contagi non rilevati ormai completamente fuori controllo.
La campagna di vaccinazione contro il Covid, segnalano sempre nel report Gimbe, si è praticamente fermata. Almeno per quanto riguarda i nuovi vaccinati, che sono da record negativo dall'inizio delle somministrazioni: le persone non vaccinate in assoluto sono ancora 6,79 milioni, che – a questo punto – sembra evidente che non accetteranno mai la somministrazione. Di questi 6,1 milioni sono vaccinabili, nel senso che non rientrano nei casi di guarigione recente – negli ultimi sei mesi – che garantisce una protezione temporanea. Durante l'ultima settimana, per capirci, si sono vaccinate 900 persone in tutto con la prima dose, tra i quasi sette milioni che mancherebbero all'appello.
La vaccinazione procede a rilento anche con le terze dosi, ovvero il primo booster. In moltissimi si sono fermati al ciclo primario – ovvero le prime due – e hanno scelto di non proseguire. In tutto sono 7,32 milioni, di cui 5,71 potrebbero riceverla subito. Stesso discorso per quanto riguarda la quarta dose: sono 12,1 milioni i cittadini che potrebbero ricevere il secondo booster ma, per il momento, hanno scelto di non farlo.