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Cenere dell’Etna, deputato di FdI annuncia interrogazione a Salvini sulla gestione dell’aeroporto di Catania

Manlio Messina, deputato di FdI, annuncia un’interrogazione a Matteo Salvini per capire se ci sono carenze nella gestione dell’aeroporto di Catania, anche ieri rimasto chiuso a causa della cenere vulcanica proveniente dall’Etna. Una situazione, ha spiegato Messina, che dovrebbe essere trattata come una normalità, non un’emergenza.
A cura di Annalisa Girardi
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Un deputato di Fratelli d'Italia ha annunciato che presenterà un'interrogazione a Matteo Salvini, ministro dei Trasporti, per chiedere conto della gestione dell'aeroporto di Catania, dove ieri tutte le attività sono state sospese a causa di un'eruzione dell'Etna, che ha lasciato uno strato di cenere nera su tutto il territorio circostante. Scalo aeroportuale compreso.

Nella notte di Ferragosto l'Etna è tornato a eruttare, provocando una nube di cenere che si è poi depositata su Catania, ricoprendo la città di polvere nera. Appena qualche settimana fa era successa la stessa cosa e anche in quel caso, come ieri, l'aeroporto è stato chiuso. Ieri i voli sono stati trasferiti su Palermo e dall'aeroporto hanno spiegato: "A causa dell'attività eruttiva dell'Etna e contestuale emissione di cenere vulcanica in atmosfera, la pista è inagibile a causa di una copiosa ricaduta di cenere vulcanica sul campo e, pertanto, sono sospesi sia gli arrivi che le partenze".

Manlio Messina, vice capogruppo vicario di Fratelli d'Italia alla Camera, ha sottolineato in una nota che la cenere dell'Etna, viste le frequente eruzioni, non può essere gestita come un'emergenza straordinaria, causando ogni volta disagi di questa portata: "La questione della cenere vulcanica dell'Etna non dovrebbe essere considerata un'emergenza, ma una normalità, e come tale deve essere trattata. Nei prossimi giorni interrogherò il Ministero delle Infrastrutture, l'ENAV e l'ENAC per capire se ci siano carenze nella gestione dello scalo aeroportuale. Mi sembra anomalo che ancora oggi non esistano strumenti adeguati per affrontare questa situazione con maggiore celerità", ha scritto il deputato in una nota.

Per poi aggiungere: "Magari mi sbaglio, ma ritengo che nel 2024 dovremmo disporre di mezzi idonei per rendere l'aeroporto operativo più velocemente rispetto ai tempi attuali. È necessario anche valutare quanto si stia facendo per potenziare l'aeroporto di Comiso, affinché sia in grado di assorbire i flussi di traffico che vengono regolarmente dirottati da Catania. L'aeroporto di Catania è troppo strategico per permettere che la questione della cenere vulcanica venga trattata con superficialità da parte dei gestori dello scalo".

Messina non presenterà solamente un'interrogazione a Salvini, ma anche alla ministra del Turismo, Daniela Santanchè. A lei chiederà se si stia facendo tutto il possibile per spiegare ai turisti, specialmente quelli stranieri, che la situazione non deve destare preoccupazioni. "Interrogherò la ministra del Turismo per comprendere se intenda sostenere la città di Catania e il suo hinterland con una campagna mediatica che chiarisca come gli eventi legati all'Etna non siano catastrofici, come a volte appare su certi quotidiani, anche esteri – ha concluso il deputato nella sua nota – Si tratta di fenomeni sporadici che non arrecano alcun pericolo per la cittadinanza e i turisti".

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