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Cecilia Sala arrestata in Iran

Cecilia Sala, il governo italiano ha chiesto all’Iran la “liberazione immediata” della giornalista

L’Italia ha consegnato questa mattina una nota verbale all’Iran in cui “chiede nuovamente il rilascio immediato” e “garanzie totali sulle condizioni di detenzione di Cecila Sala”, la giornalista detenuta nel carcere di Evin dallo scorso 19 dicembre.
A cura di Annalisa Cangemi
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Dopo l'appello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante il discorso di auguri pronunciato per la fine dell'anno, anche il governo manda un messaggio all'Iran e chiede il rilascio immediato della giornalista Cecilia Sala, arrestata lo scorso 19 dicembre, ora in isolamento in una cella nel carcere di Evin.

L'Italia ha chiesto a Teheran "garanzie totali sulle condizioni di detenzione di Cecila Sala" e la "liberazione immediata" della giornalista 29enne. È quanto è contenuto – secondo quanto si apprende – nella nota verbale che la Farnesina, attraverso l'ambasciatrice a Teheran Paola Amadei, ha consegnato al governo iraniano nell'ambito del lavoro che il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sta portando avanti con la premier Giorgia Meloni, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ed il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, per arrivare ad una rapida e positiva soluzione della vicenda.

La nota verbale consegnata oggi contiene anche una richiesta di chiarezza sulle condizioni di detenzione, sulla possibilità di fornire generi di conforto e sulla garanzia che questi vengano consegnati effettivamente alla cittadina italiana. "I tempi e le modalità di detenzione della cittadina italiana Cecilia Sala saranno una indicazione univoca delle reali intenzioni e dell'atteggiamento del sistema iraniano nei confronti della Repubblica italiana", fanno notare fonti della Farnesina. Ieri sera il ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva anticipato anche la richiesta di un nuovo colloquio diretto dell'ambasciatrice Amadei con Cecilia Sala.

Nel suo messaggio di auguri dal Quirinale il Presidente della Repubblica ha espresso la sua angoscia per la prigionia in Iran di Cecilia Sala, senza però entrare nel dettaglio della trattativa che il governo italiano sta portando avanti. "Interpreto, in queste ore, l'angoscia di tutti per la detenzione di Cecilia Sala. Le siamo vicini in attesa di rivederla al più presto in Italia. Quanto avviene segnala ancora una volta il valore della libera informazione. Tanti giornalisti rischiano la vita per documentare quel che accade nelle sciagurate guerre ai confini dell'Europa, in Medio Oriente e altrove. Spesso pagano a caro prezzo il servizio che rendono alla comunità, ha detto il Capo dello Stato ieri sera, nel messaggio a reti unificate.

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