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Cattaneo (Forza Italia): “Taglio del cuneo sarà strutturale, troveremo le risorse grazie alla crescita”

Intervistato da Fanpage.it, il deputato e vicecoordinatore nazionale di Forza Italia Alessandro Cattaneo parla della politica economica del governo, in particolare dei contenuti del decreto del primo maggio, dal taglio del cuneo fiscale alla riforma del reddito di cittadinanza. Cattaneo discute anche del futuro di Forza Italia, dopo la convention di Milano segnata dal ritorno di Silvio Berlusconi.
A cura di Marco Billeci
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"Trovo assolutamente inaccettabile, quando ci dicono che siamo contro i poveri. Contro i poveri è chi li rende dipendenti da un reddito, cronicizza il bisogno e lo trascina negli anni". Così il deputato e vicecoordinatore nazionale di Forza Italia Alessandro Cattaneo – intervistato da Fanpage.it – risponde alle accuse arrivate al governo, dopo l'intervento che ridimensiona il reddito di cittadinanza, in particolare per i cosiddetti occupabili.

"Come nel famoso detto, c'è chi dà un pesce ogni tanto alle persone, mentre noi vogliamo insegnare a pescare, questa è la grande differenza", continua Cattaneo. E aggiunge: "Diciamo sempre che servono gli immigrati perché c'è tantissimo bisogno di manodopera non soddisfatto. Gli occupabili che prendono il reddito, non possono dare risposta a questa domanda?".

Lo scontro con i sindacati

Nell'intervista, Cattaneo replica anche alle critiche, sull'altra misura chiave inserita dal governo nel decreto lavoro del primo maggio: il taglio del cuneo fiscale di quattro punti, per i redditi fino a 35mila euro. Cgil e Uil hanno definito la misura insufficiente per affrontare i nodi del mercato del  lavoro, soprattutto perché al momento il taglio è garantito solo fino a dicembre. "Prima della nostra decisione, questo intervento lo volevano tutti, dopo sono iniziate le critiche – ribatte l'esponente berlusconiano -. Tra l'altro abbiamo iniziato dalle fasce medio basse, quelle degli operai, degli impiegati".

Cattaneo assicura che lo sconto in busta paga sarà confermato anche nel 2024. "Con la finanziaria lo renderemo strutturale è un impegno che mi sento di prendere – dice il parlamentare -. Dove troveremo i soldi? Non c'è niente di meglio che la crescita economica". Sta di fatto, che per prolungare al prossimo anno l'ultimo taglio e quelli decisi nel 2022, serviranno oltre 10 miliardi. Secondo molti analisti, allora, la coperta corta delle risorse costringerà la maggioranza a rinunciare ad ad altre misure promesse in campagna elettorale, come quella di Forza Italia, di portare tutte le pensioni minime a mille euro.

Cattaneo non è d'accordo: "Noi crediamo che le cose non siano in conflitto. D'altronde c'era scetticismo su questo, anche alla vigilia dell'aumento delle minime a 600 euro, che siamo riusciti a ottenere con l'ultima manovra". Secondo il deputato, i soldi per alzare ancora le pensioni possono arrivare dai risparmi sul reddito di cittadinanza: "Penso alla parte che va ai non occupabili, agli anziani alle persone fragili, ai disabili. Questa parte può essere riorganizzata in maniera molto più efficiente e quindi si possono ricavare risorse preziose".

"Sul Mes, Meloni decida"

Certo, un ruolo chiave nella strategia economica di Meloni lo giocherà la trattativa europea sulle nuove regole del patto di stabilità. E proprio riguardo al rapporto con l'Europa, Cattaneo non rinuncia a punzecchiare gli alleati di governo: "Tutti si stanno spostando, dove Forza Italia sta da sempre. La Meloni sta guidando i Conservatori per entrare in maggioranza e la stessa Lega sta discutendo se non è il caso di avvicinarsi alle posizioni del Popolari".

La spiegazione, secondo il forzista, è che "gli italiani, dopo la stagione in cui hanno visto l'Europa come tiranna  e ostile, ora stanno capendo che siamo in una fase in cui si prendono decisioni strategiche ed essere fuori a sbraitare è inutile, anzi dannoso.  Meglio stare dentro, a difendere l'Italia, come noi abbiamo sempre fatto nel Ppe". Una posizione, argomenta il parlamentare, tanto più utile di fronte alle prossime sfide da affrontare a livello europeo, prime tra tutti Pnrr e migranti. Mentre sulla riforma del Mes – che l'Italia è l'unico Paese a non aver ratificato – il deputato avverte il governo: "dobbiamo decidere, non possiamo più far aspettare tutta Europa".

Il futuro di Forza Italia

L'ultima parte dell'intervista è dedicata al futuro di Forza Italia, reduce dalla convention di Milano, segnata dal primo intervento pubblico (in video) di Silvio Berlusconi, dopo il ricovero d'emergenza al San Raffaele di inizio aprile. "Forza Italia è Berlusconi e vedere il nostro leader è stato per noi una grande emozione, ma credo anche per tutti gli italiani che gli hanno dato grande manifestazione di affetto", dice Cattaneo. "Il suo video ha dato l'immagine c'è un uomo che non molla mai  – prosegue il forzista – e che ogni volta che gli è capitato di cadere si è rialzato. Con la sua guida in campo, Forza Italia non può che guardare con ottimismo al futuro".

Dal palco di Milano, però, Cattaneo ha anche chiesto che il partito diventi contendibile e aperto. Diversi analisti hanno letto queste parole come un attacco indiretto a una parte dei vertici di Fi, il ministro Antonio Tajani e nuovo ‘cerchio magico' che gira attorno alla compagna di Berlusconi, Marta Fascina.  Cattaneo non vuole alimentare le polemiche. "Noi dobbiamo cercare di attrarre le energie migliori – spiega -.  Durante la convention si è molto parlato dei nuovi ingressi di chi arrivava da esperienze anche in altri partiti molto diversi dai nostri".  E continua: "Io sono contento, vuol dire che noi siamo un partito attrattivo, anche se deve esserci anche un po’ di coerenza di fondo. Ma la mia frase perché era rivolta alle migliaia di giovani, militanti, amministratori che meritano un partito in cui possono ambire a ricoprire qualsiasi ruolo. Per questo serve una forza aperta e contendibile, in cui vince il migliore".

C'è chi però ritiene che Forza Italia rischi di non sopravvivere a questa legislatura e di finire smembrata e fagocitata, parte dagli alleati di Fratelli d'Italia e Lega, parte dai centristi.  Cattaneo respinge fermamente questa ipotesi: "Da quanto tempo si teorizza il prosciugarsi di Forza Italia invece siamo qua. Dovevamo dividerci noi e invece è esploso il Terzo Polo, che peraltro non è stata la terza, ma la sesta lista alle elezioni". Per il deputato al contrario, per il partito fondato da Berlusconi c'è spazio per crescere:  "Siamo radicati sul territorio, molto trasversali e interclassistai nella nostra rappresentazione.Dialoghiamo con tutti, ma siamo orgogliosi della nostra identità e affronteremo a testa alta il futuro".

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