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Caso Vannacci, Crosetto: “Stupito da chi si dice di destra, ma mostra di non avere senso dello Stato”

“Mi permetto di dolermi di quanto trovo davvero drammatico e cioè che, soprattutto chi si definisce ‘di destra’ dimostri di non conoscere cosa vuol dire avere senso dello Stato”: lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo nuovamente sulle polemiche scoppiate dopo il caso Vannacci.
A cura di Annalisa Girardi
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Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, torna a parlare del caso del generale Vannacci, destituito dopo la bufera di polemiche sul suo libro. "Voglio ribadire che nessuno, tantomeno il Generale Vannacci, è stato "punito" o sacrificato. Come sempre ho fatto, in tutte le fasi della mia vita e, a maggior ragione, nella mia attività di ministro della Difesa, sono e resto un garantista, ligio alle leggi e alla Costituzione. Ecco perché, proprio in base a questo principio ho chiesto l'avvio, come da prassi, della verifica dei fatti. Il Generale Vannacci potrà, nelle sedi opportune, esprimere le sue ragioni", ha affermato in una nota il co fondatore di Fratelli d'Italia.

Per poi aggiungere: "Solo alla fine delle opportune verifiche interne, che verranno condotte con serietà e scrupolo, e non sull'onda emotiva del momento e delle polemiche di questi giorni, ove venissero ravvisate delle serie e valide contestazioni, ai sensi del Codice dell'Ordinamento militare, verranno avviati i procedimenti disciplinari previsti in ordinamento".

Il ministro ha poi affermato, commentando sempre le polemiche nate dal caso, di essersi dispiaciuto di vedere come persone che si definisco "di destra" non abbiano mostrato senso dello Stato: "Mi permetto di dolermi di quanto trovo davvero drammatico e cioè che, soprattutto chi si definisce ‘di destra' e si riempie la bocca dei concetti di Patria, Onore, Tradizione e Orgoglio nazionale, dimostri di non conoscere, o conoscere davvero poco, cosa vuol dire avere senso dello Stato, delle Istituzioni, rispetto delle leggi italiane e della Costituzione repubblicana".

Quindi Crosetto ha concluso: "L'essere o non essere "politicamente scorretti" nulla c'entra, come pure l'essere o il non essere "appiattiti" sul "pensiero unico" dominante. Voglio rassicurare tutti i miei critici, soprattutto quelli "di destra": io riesco a fare bene le due cose insieme, rispettare le leggi e la Costituzione e non essere "appiattito" su alcun "pensiero unico". Ma, almeno per me, lo Stato e le Istituzioni vengono prima di ogni cosa".

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