Caso Toti, la Procura chiede il giudizio immediato: cosa significa per l’ex presidente della Liguria
La Procura di Genova ha chiesto che si proceda al giudizio immediato nei confronti dell'ex presidente della Liguria Giovanni Toti, che ha presentato le dimissioni dall'incarico il 26 luglio. Toti si trova agli arresti domiciliari dal 7 maggio, è indagato per corruzione e finanziamenti illeciti. Oltre al politico, la Procura ha chiesto il giudizio immediato anche per l'imprenditore Aldo Spinelli e l'ex presidente dell'Autorità portuale Paolo Emilio Signorini. Intanto, in Regione proseguono le procedure formali in vista delle prossime elezioni: la data proposta è quella del 27 e 28 ottobre 2024.
Cosa succede adesso a Giovanni Toti
Toccherà al giudice per le indagini preliminari verificare che ci siano tutte le condizioni richieste dalla legge per procedere. Il giudizio immediato è un procedimento particolare, previsto dal Codice di procedura penale agli articoli 453 e successivi. Quando la prova "appare evidente" e l'indagato è stato interrogato, il pm può richiedere che si vada direttamente a processo, saltando l'udienza preliminare. Si può chiedere anche se ci sono gravi indizi di colpevolezza e la persona indagata si trova in custodia cautelare da meno di sei mesi (nel caso di Toti, come detto, i domiciliari vanno avanti dal 7 maggio).
Insomma, è una procedura per i casi in cui si ritiene che l'udienza preliminare sia superflua e possa solo allungare i tempi. Il giudice in questo caso è tenuto ad accettare la richiesta, a meno che non stabilisca che gli indizi di colpevolezza non sono sufficienti. Entro cinque giorni dovrà arrivare la decisione, e poi gli indagati avranno altri quindici giorni per valutare se scegliere altri riti alternativi: il rito abbreviato o il patteggiamento, ad esempio. Il processo potrebbe iniziare tra ottobre e novembre.
Quando si vota per le elezioni regionali in Liguria
Nel frattempo in Liguria continuano i preparativi per le prossime elezioni. La Regione ha proposto una data: domenica 27 e lunedì 28 ottobre 2024, al limite dei 90 giorni consentiti dopo le dimissioni di Toti. La data è stata depositata in Corte d'Appello, e a meno di interventi del governo – che potrebbe decidere di unire in un'unica data le elezioni di Liguria, Emilia-Romagna e Umbria – saranno questi i giorni in cui i liguri saranno chiamati al voto.
Proprio le dimissioni del presidente sono state formalizzate oggi in Consiglio regionale, all'apertura dei lavori: "L'assemblea legislativa opera in regime di prorogatio potendo solo esercitare le attribuzioni relative ad atti necessari e urgenti, dovuti o costituzionalmente indifferibili", ha dichiarato il presidente dell'assemblea Gianmarco Medusei in aula. Dato che si ritiene "di fatto, preclusa l'attività di indirizzo politico", le riunioni dei Consiglio che erano previste per il 6 agosto e per il 10 settembre sono state annullate. Quella di oggi, con tutta probabilità, è l'ultima seduta dell'attuale legislatura.