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Caso Shalabayeva, mozione del M5S: “Alfano si dimetta”

Il Pdl fa quadrato intorno al suo segretario: “Senza di lui il governo non andrà avanti”.
A cura di Davide Falcioni
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A mettere in grande imbarazzo il governo in queste ore è il caso dell'espulsione di Alma Shalabayeva, moglie del dissidente kazako Ablyazov. Il Movimento 5 stelle ha presentato una mozione di sfiducia contro il ministro Angelino Alfano anche al Senato. Un documento analogo è stato presentato alla Camera. "Risultano clamorosamente evidenti – si legge nella mozione – sia le violazioni di norme ordinarie e costituzionali, nazionali ed europee, sia la responsabilità politica in capo al ministro dell'Interno, il cui comportamento da un lato rischia di compromettere – fatalmente – le vite di una madre e di una bambina del tutto innocenti e la cui unica colpa era stata quella di fare affidamento sulle istituzioni italiane e dall'altro la gravissima compromissione della credibilità internazionale dell'Italia e delle sue istituzioni: circostanze che non consentono la ulteriore permanenza del ministro dell'Interno, in una carica di così grave responsabilità ed impegno".

Il Pdl, tuttavia, ha fatto quadrato intorno al suo segretario e Brunetta minaccia: "Mi sembra ovvio che Letta non andrebbe avanti – dice – le mozioni di sfiducia individuale sono un atto aberrante, non previsto dalla Costituzione, che di solito rafforzano il governo e indeboliscono chi le presenta". Gli fa eco il collega al Senato Renato Schifani: "Chi spinge per le dimissioni resterà deluso. L'unico problema, secondo talune linee editoriali, è diventato il caso Shalabayeva e le eventuali responsabilità del governo. Noi – sottolinea Schifani – continueremo ad occuparci prioritariamente delle tematiche economiche, appoggiando lealmente l'azione dell'esecutivo e restiamo convinti che da parte del ministro dell'Interno Angelino Alfano, che darà a giorni tutte le ulteriori spiegazioni del caso alla luce di una seria inchiesta affidata al Capo della Polizia, non ci siano state responsabilità né politiche né operative". E aggiunge: "Aspettiamo, come tutti, che si spieghi all'opinione pubblica cosa sia accaduto realmente nei vari passaggi della catena di controllo che determinò l'espulsione della cittadina Kazaka e della figlia, ma escludiamo senza alcun dubbio ripercussioni per il governo. Pertanto, chi spinge per le dimissioni di Alfano resterà deluso".

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