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News sul caso Daniela Santanchè

Caso Santanchè, i giudici ordinano un’ispezione su Visibilia Editore

Il tribunale civile di Milano ha ordinato un’ispezione su Visibilia Editore, la società presieduta da Daniela Santanchè fino al gennaio 2022: il provvedimento arriva dopo le richieste di alcuni soci di minoranza.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Nuovi guai per Daniela Santanchè. Il tribunale civile di Milano ha appena ordinato un'ispezione sull'amministrazione di Visibilia Editore, presieduta dalla ministra del Turismo ed esponente di Fratelli d'Italia fino al gennaio 2022. L'ordine dei giudici arriva dopo l'accoglimento della richiesta da parte di alcuni soci di minoranza e dei pm meneghini. Con l'ispezione, secondo quanto scrivono i giudici, si dovrà verificare "la correttezza della predisposizione del bilancio di esercizio 2022 e della semestrale 2023 sul presupposto della continuità aziendale, considerando la voce avviamento e la voce crediti per imposte anticipate per euro 128.822", nonché "le criticità all'epoca in vigore".

Le verifiche verranno effettuate anche sull'andamento della società in relazione agli obiettivi del business plan 2023-2025, e anche sul rispetto del piano di rientro "da parte delle debitrici Visibilia Concessionaria srl e di Visibilia srl in liquidazione con indicazione dell'eventuale scaduto del debito di Visibilia Concessionaria srl". I giudici hanno rinviato il procedimento alla prossima udienza, che si terrà il 22 febbraio del prossimo anno. La relazione ispettiva dovrà essere depositata entro il 31 gennaio. Parliamo di un altro filone – ma comunque collegato – rispetto alle indagini in corso, da parte della Procura di Milano sul caso Visibilia nei confronti di Santanchè, il compagno Dimitri Kunz e altri per falso in bilancio e bancarotta. Motivo per cui le opposizioni continuano a chiedere le dimissioni della ministra.

Secondo i giudici civili "il rimedio ispettivo appare in questa sede indispensabile". Nel provvedimento emesso dai giudici, vengono evidenziate le presunte irregolarità finanziarie riportate dagli azionisti di minoranza e dai pm nelle memorie depositate nelle ultime settimane. Inoltre, si parla dei "gravi episodi relativi alle violazioni della normativa inerente le comunicazioni al pubblico delle partecipazioni azionarie che può avere gravi ricadute sull'esercizio del diritto di voto in assemblea", oltre che dei "gravissimi fatti, dannosi sotto più livelli, relativi alla violazione della disciplina della Cassa integrazione durante il periodo Covid, noti alla società fin dal 2022".

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