Caso Santanchè e Visibilia, Calderone: “Cassa integrazione Covid? Ministero non ha poteri ispettivi”
La ministra del Lavoro Calderone ha risposto durante il question time a un'interrogazione sull'inchiesta Visibilia che coinvolge la ministra del Turismo Daniela Santanchè, indagato per bancarotta e e falso in bilancio. Il punto su cui l'esponente del governo è stato interpellato è quello legato alla vicenda denunciata da un'ex dipendente Visibilia Editore, Federica Bottiglione.
Come è stato raccontato dal servizio di Report, andata in onda lunedì sera, l'ex lavoratrice ha detto di essere stata messa in cassa integrazione Covid durante la pandemia, a sua insaputa, e di aver continuato a lavorare nel frattempo, ricevendo la retribuzione dall'azienda come rimborso spese. Come se non bastasse nello stesso periodo aveva anche siglato un contratto di consulenza in Senato come assistente parlamentare sia dell'allora senatrice Santanché che dell'attuale presidente di Palazzo Madama Ignazio La Russa.
Il Partito Democratico ha chiesto alla ministra Calderone quali "immediate iniziative intenda adottare al fine di verificare i comportamenti della Visibilia Editore, in merito all'utilizzo della cassa integrazione durante il periodo della pandemia, anche al fine del recupero delle somme, eventualmente, percepite illecitamente".
Rispetto al caso Santanchè, sull'ipotesi dell'utilizzo della cassa integrazione durante il periodo della pandemia da parte della Visibilia Editore, "il ministero non ha poteri ispettivi che sono stati totalmente trasferiti all'Ispettorato nazionale del lavoro, agenzia unica per le ispezioni del lavoro", ha risposto Marina Calderone nel corso del Question time. "Sulle vicende in esame è confermata la piena e costante attenzione del ministero del Lavoro e le Politiche sociali in ordine alle attività svolte e in corso di svolgimento da parte degli organismi ispettivi", ha aggiunto, e "sarà possibile fare una piena valutazione solo agli esiti delle stesse". Ciò detto, "nel contempo si assicura all'Autorità giudiziaria ogni utile collaborazione", ha aggiunto la titolare del Lavoro e le Politiche sociali.
Oltre all'Ispettorato nazionale del lavoro, "nella materia oggetto dell'interrogazione ha poi potere di verifica anche l'Inps, ai fini della valutazione della legittimità della concessione degli ammortizzatori sociali" e "su entrambi gli enti il ministero mantiene esclusivamente poteri e funzioni di vigilanza", ha precisato. La normativa vigente, in particolare sulla cassa Covid, prevede "che nel caso in cui sia provato l'indebito accesso del datore di lavoro all'utilizzo degli strumenti di integrazione salariale le somme siano recuperate con una procedura amministrativa fatta salva l'eventuale responsabilità penale".