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Caso Boccia-Sangiuliano

Maria Rosaria Boccia: “Sangiuliano ricattato da persone per agevolazioni ricevute”

“Alcune persone ricattano il ministro per delle agevolazioni che hanno avuto”, è l’accusa di Maria Rosaria Boccia sul caso che la vede coinvolta insieme al ministro Sangiuliano. La donna ribadisce: “Lo accompagnavo in qualità di consigliera” e sui viaggi e trasferte: “Pagava il Mic”.
A cura di Giulia Casula
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"Ci sono alcune persone che ricattano il ministro per delle agevolazioni che hanno avuto", lo dice Maria Rosaria Boccia sul caso che la vede coinvolta, assieme al titolare della Cultura, Gennaro Sangiuliano, finito al centro del dibattito politico.

La vicenda, cominciata dopo che la donna aveva dichiarato di esser stata nominata consigliera dal ministro (per poi essere rapidamente smentita dal MiC), si era conclusa ieri sera con un'intervista in cui Sangiuliano raccontava la sua verità sui viaggi, sulla nomina e sulle informazioni riservate inerenti il G7 che sarebbero finite nelle mani di Boccia.

La donna ha così deciso di fare chiarezza, rilasciando un'intervista a La Stampa dove restituisce la sua versione dei fatti. Innanzitutto Boccia chiarisce di essere "un'imprenditrice da vent'anni" e di aver frequentato la facoltà di Economia. "Io e Sangiuliano ci siamo conosciuti il 5 agosto, come possono testimoniare le foto sui miei social, alla presentazione per la candidatura della Cucina Italiana patrimonio dell'Unesco", racconta.

Mentre il ministro nega che la nomina sia mai stata ufficializzata, Boccia insiste: "Lo accompagnavo da Consigliera per i grandi eventi. Inizialmente è stata una proposta: ho seguito il ministro per conoscere la realtà del ministero ma poi dagli inizi di luglio è stata istruita la pratica per diventare consigliera".

Sulle trasferte, ribadisce di aver sempre saputo che se ne occupasse il ministero. "Possono testimoniarlo le mail che ho ricevuto dal capo segreteria", spiega. Boccia dice la sua anche sulla giornata agli scavi di Pompei il 3 giugno. "Era un sopralluogo" e non una semplice visita, così come la mail riguardante l'organizzazione del G7 Cultura ‘"conteneva informazioni riservate".

La mail era stata inviata "su espressa indicazione del ministro che ha sottolineato al direttore del Parco di doverla inviare anche a me", racconta Boccia. La missiva conteneva i possibili percorsi che i ministri avrebbero potuto fare e "tutte le informazioni relative all'organizzazione".

La consulenza per il G7, che la donna specifica esser stata a titolo gratuito, "è stata firmata da me e dal ministro. Non è andata a buon fine ma queste spiegazioni le deve dare un'istituzione e non io".

In quanto all'esistenza di una relazione sentimentale con Sangiuliano, Boccia glissa: "Dovrebbe dirlo lui non io". Ma sulle polemiche attorno ai viaggi sull'auto di scorta del ministro (anche questi ripetutamente smentiti) preferisce fugare ogni dubbio: "Ero sempre con il ministro, non in trasferte brevi ma sempre in trasferte lunghe".

Infine, l'accusa: "Alcune persone ricattano il ministro per delle agevolazioni che hanno avuto. Io penso che sia sotto ricatto". Ad ogni modo, l'imprenditrice dice di non sentirsi tradita. "Il tradimento lo subisco dalle persone a me care. Sicuramente la situazione poteva essere gestita in una forma più rispettosa. Averlo visto mi ha fatto sorridere. Quello che faccio mi va bene, il mio percorso è sempre in salita".

Il padre di Boccia: "Dispiaciuto per mia figlia, è una vittima"

"Da padre, sono dispiaciuto per quello che è successo a mia figlia", ha detto il padre di Maria Rosaria Boccia raggiunto dai giornalisti del programma ‘4 di sera" su Rete quattro. Alla domanda se crede che la donna sia stata vittima di qualcosa di più grande, il padre ha risposto: "Lo dicono le televisioni, esatto"

Ad ogni modo, l'uomo nega che la figlia gli abbia mai parlato del suo rapporto con il ministro. " Dietro mia figlia non c'è nessuno. Il lavoro che fa lo fa tranquillamente, un lavoro che fa bene, è conosciuta, eccetera. Solo questo posso dire".

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