Oggi doveva essere il giorno dell'esame della Giunta per le autorizzazioni della Camera sul fascicolo degli atti inviati dalla procura di Milano nell'ambito del cosiddetto caso Ruby. Tuttavia, il relatore Antonio Leone, Popolo della Libertà, ha chiesto un rinvio al 25 gennaio in modo da avere più tempo per esaminare le ben 398 pagine di materiale, contenenti i riscontri degli inquirenti e soprattutto l'enorme mole di intercettazioni sul caso Ruby. Materiale che ormai da giorni è a disposizione dei giornali e che vede coinvolti tantissimi personaggi del mondo della politica e dello spettacolo, nonchè un lunghissimo elenco di giovani ed avvenenti ragazze che avrebbero preso parte ai "festini" del Bunga Bunga nelle residenze private del Presidente del Consiglio.
Una inchiesta che sta riservando sorprese e colpi di scena, ma che soprattutto sta "costringendo" l'opinione pubblica a confrontarsi con un numero incredibile di testimonianze, indiscrezioni, notizie al confine fra il gossip e la cronaca che, rilanciate da portali e tv, che rimbalzano in rete e popolano i social network. Una valanga di pseudo – notizie che vedono al centro le intercettazioni delle ragazze presenti nelle sale della villa di Arcore e soprattutto gli sviluppi di un'indagine che vede coinvloti personaggi molto conosciuti al grande pubblico come Lele Mora, Emilio Fede (che qualche ora fa ha rilasciato durissime dichiarazioni in merito al suo coinvolgimento, parlando di gogna mediatica) e l'affascinante Nicole Minetti, da molti indicata come una delle donne più vicine al Prersidente del Consiglio Silvio Berlusconi e sempre al centro di gossip e voci di ogni tipo.
Dura presa di posizione delle opposizioni, con il Partito Democratico che parla di "insostenibile vergogna" e "mancato rispetto della Costituzione", chiedendo a Berlusconi un "gesto di decenza e rispetto per gli Italiani e le Istituzioni", mentre l'Italia dei Valori analizza "un quadro desolante e devastante. Non possiamo aspettare,dobbiamo dare un segnale".
