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Il caso Pozzolo

Caso Pozzolo, cosa è successo davvero la notte di Capodanno: l’analisi della perizia balistica

L’analisi della consulenza tecnica balistica su quanto accaduto alla festa di Capodanno a Rosazza, nel biellese, dove da un revolver di proprietà del deputato Emanuele Pozzolo è partito un colpo che ha ferito una persona.
A cura di Benedetta De Luca
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Il deputato di Fdi Emanuele Pozzolo
Il deputato di Fdi Emanuele Pozzolo
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La notte del 31 dicembre, dal revolver di proprietà del deputato Emanuele Pozzolo, un North American Arms calibro 22 LR, è partito un colpo che ha ferito alla gamba Luca Campana, genero del caposcorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Il deputato di Fratelli d’Italia (poi sospeso dal grupposi è limitato a dire di non essere stato lui a sparare e di aver lasciato l'arma sul tavolo. Ora, a distanza di due mesi, la consulenza tecnica balistica firmata dalla dottoressa Raffaella Sorropago è stata depositata e chiarisce molteplici aspetti di quanto accaduto quella notte. Analizziamo quindi i vari elementi che sono stati diffusi dalla stampa finora per ricostruire la vicenda. A partire dall’arma utilizzata.

Qual è l'arma utilizzata e come funziona il revolver di proprietà di Pozzolo

Si tratta di un revolver di marca North American Arms mod. Mini DLX, in calibro .22 LR, a cinque colpi, ad azione singola e con grilletto a sperone. Un’arma molto piccola, ricalcante le rivoltelle di vecchia produzione, utilizzata per difesa personale. L’arma non è di certo agevole da maneggiare a causa delle sue dimensioni molto ridotte (è di lunghezza inferiore a dieci centimetri), né tantomeno facile da gestire per i suoi cinematismi. Non solo: risulta anche difficile impugnarla in sicurezza per l’assenza del ponticello a guardia del grilletto a sperone.

Entrando nel merito il cane è un meccanismo che colpendo l'innesco della cartuccia, fa partire il colpo. Il cane, che viene caricato tramite una molla, può essere armato – cioè spinto fino alla posizione di aggancio – o posizionato in mezza monta, un sistema di sicurezza che dovrebbe appunto evitare che partano dei colpi per sbaglio. Il grilletto a sperone, però, fuoriesce completamente per l’azione di fuoco a seguito del movimento anche solo “parziale” del cane, cioè anche nel caso in cui il tiratore decide di inserire la mezza monta del cane. La condizione di mezza monta del cane si ottiene tirandolo di pochi millimetri ed è l’operazione necessaria per effettuare l’azione di apertura del tamburo (componente rotante del revolver che contiene le diverse camere di cartuccia nelle quali vengono alloggiate le munizioni) durante le manovre di caricamento e scaricamento dell’arma. Quando è inserita correttamente la mezza monta, si genera un blocco meccanico che impedisce l’abbattimento del cane e permette il porto in sicurezza dell’arma evitando il rischio di sparo accidentale. Se invece il tiratore, durante tale azione, tiene, anche inavvertitamente, premuto il grilletto, la mezza monta non potrà inserirsi e se il cane verrà rilasciato l’arma produrrà lo sparo: potrà dunque partire un colpo accidentale.

I test effettuati dalla consulente tecnica

Durante il sopralluogo, la consulente tecnica ha eseguito anche delle misurazioni e indagini balistiche sul famoso tavolo su cui Pozzolo avrebbe appoggiato la rivoltella. Sulla superficie di quel tavolo rettangolare sono stati riscontrati residui di polvere da sparo e tracce tangenziali lasciate dal proiettile. Per capire se le tracce riscontrate potessero essere ricondotte o meno allo sparo, la consulente tecnica ha utilizzato dei metodi cromogenici e, in particolare, il test al Rodizonato di Sodio.

L’obiettivo principale dei metodi cromogenici è quello di rilevare la presenza di alcuni elementi o composti chimici. In altre parole, questi test indicano se una certa sostanza sia o meno presente sui reperti: in caso positivo, ne mostrano la distribuzione attraverso una reazione colorata.

Il test al Rodizonato di Sodio, più precisamente, può rilevare la presenza di Piombo e Bario. In un ambiente neutro o leggermente acido, gli ioni metallici che danno reazione positiva con il Rodizonato Sodico sono infatti Piombo, Bario, Rame, Mercurio, Ferro e altri: in particolare, la reazione con il piombo viene evidenziata con un colorito rosso scarlatto. Diminuendo poi il pH della reazione, il precipitato rosso di rodizonato di bario rimane stabile, il colore del rodizonato di piombo vira al blu-violetto e le colorazioni determinate da tutti gli altri ioni si schiariscono. In tal modo, è possibile evidenziare se una traccia può essere ricondotta o meno al fenomeno dello sparo.

Nel caso di Capodanno, è stato possibile ricondurre la traccia radiante ad un’azione di “striscio” del proiettile. In altre parole, il proiettile colpì tale superficie con un angolo di incidenza molto piccolo. Sempre grazie al metodo cromogenico con il Rodizonato di Sodio, è stato possibile evidenziare la presenza di residui della polvere da sparo fuoriusciti dall’arma al momento dello sparo.

Oltre a questi test, la consulente ha eseguito delle prove di sparo dell’arma a diverse distanze dalla superficie del tavolo per comprendere quale situazione fosse più conforme a quella verificatasi realmente.

Chi ha sparato la notte di Capodanno: la dinamica dell'incidente

Veniamo alla ricostruzione balistica della dottoressa Sorropago. A quanto emerge, il colpo sembrerebbe partito accidentalmente a seguito di un erroneo maneggio dell’arma. Una dinamica in linea con la testimonianza della vittima, Luca Campana. In particolare, Campana aveva detto che Pozzolo avesse iniziato a muovere il cane della pistola e maneggiarla prima che il proiettile lo colpisse.

È quindi del tutto probabile ipotizzare che Pozzolo, nel maneggio dell’arma posizionata poco al di sopra del piano d’appoggio del tavolo, abbia cercato di inserire la mezza monta del cane tenendo premuto il grilletto e, di conseguenza, sia partito il colpo.

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Sono perito balistico con licenza di sezionare. Mi occupo di Medicina Legale e di Balistica Forense. Amo ricostruire scene del crimine e indagare su cold case.
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