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Caso Paragon

Caso Paragon, Renzi: “Peggio delle spie della Ddr, perché entrano nei telefonini di giornalisti e politici”

Renzi attacca ancora il governo sul caso Paragon: “Il governo deve chiarire chi ha usato in modo illegale questo trojan potentissimo. Tra tutte le vicende questa mi pare la più preoccupante. E peggio delle spie della Ddr, perché entrano nei telefonini di giornalisti e politici.
A cura di Annalisa Cangemi
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Come è ormai noto, tra i 7 italiani spiati da uno spyware di un’azienda israeliana, Paragon Solutions, ci sono il direttore di Fanpage.it, Francesco Cancellato, Luca Casarini, attivista da sempre impegnato nel sociale che si occupa di immigrazione, recentemente fondatore e capomissione dell'Ong Mediterranea Saving Humans.

"Più che l'isolamento internazionale temo l'impazzimento istituzionale interno. L'Italia di Meloni assomiglia a una Repubblica delle banane", ha commentato oggi il leader di Italia Viva Matteo Renzi, in un'intervista a Repubblica, intervenendo sul caso. "Il governo deve chiarire chi ha usato in modo illegale questo trojan potentissimo. Tra tutte le vicende questa mi pare la più preoccupante. E peggio delle spie della Ddr, perché entrano nei telefonini di giornalisti e politici. Può essere stata una Procura? Può darsi. Ma in quel caso il governo deve dirci chi ha dato a quella procura il trojan. La polizia, i carabinieri, la Finanza o la penitenziaria? Da queste quattro non si scappa. Il governo è reticente. E una vicenda che non può finire a tarallucci e vino".

Solo nell'ultima settimana, ha proseguito Renzi, "i servizi segreti denunciano la procura di Roma. Il governo compra un software che viene usato contro giornalisti. Mantovano manda pizzini alla Rai sui voli di Stato per attaccare Lo Voi. Bruno Vespa fa il portavoce del governo in prima serata, ma la Vigilanza Rai è bloccata dall'ostruzionismo della maggioranza. E poi la vergogna morale e politica della Meloni su Almasri. Il posto di quel killer è il carcere: è un torturatore, un violentatore di bambini. Se però c'è un interesse nazionale, la premier deve dirlo in Aula. O mettere il segreto di Stato. Lei invece è scappata. Hanno fatto una figura indecorosa. Lei è una influencer, non una statista. Non ha voluto sporcare la sua immagine: aveva dichiarato guerra ai trafficanti di uomini dal palco di Atreju. E invece i trafficanti li scarcera col volo di Stato".

Secondo l'ex premier nei servizi "hanno creato un clima di guerriglia interna. C'è una caccia all'uomo senza precedenti. Hanno infettato anche le agenzie di sicurezza con la loro concezione privatistica delle istituzioni".

Il caso Paragon: cosa sappiamo fino ad ora

Il direttore Cancellato e Casarini hanno sollevato il caso, dicendo di aver ricevuto un messaggio da Meta che li avvertiva della manomissione dei propri dispositivi da parte di un software di Paragon, che era stato utilizzato per spiare le loro chat. Ci sono poi almeno tre persone di Mediterranea tra gli gli italiani spiati, attraverso lo spyware Graphite della società Paragon Solutions. Anche loro hanno ricevuto il messaggio da parte di Meta che li avvisava di una violazione dei loro dispositivi.

Il governo italiano ha detto di non essere coinvolto nello spionaggio. Ma l'azienda israeliana Paragon Solutions, come ha raccontato poi il Guardian, una volta esploso il caso ha interrotto il suo rapporto con l'Italia, interrompendo il contratto: Paragon Solutions aveva in Italia due clienti, un'agenzia di polizia e un'organizzazione di intelligence, e ha disconnesso a entrambe l'accesso a Graphite, una tecnologia di sorveglianza di livello militare in grado di hackerare smartphone crittografati. Ora si aspettano ulteriori spiegazioni dal governo, che dovrà rispondere in Parlamento alle interrogazioni presentate dalle opposizioni.

Le 5 domande di Fanpage.it al governo

Ieri è stata annunciata un'interrogazione di Italia viva, che prende le mosse dalle domande che Fanpage.it ha posto al governo Meloni.

  1. In primo luogo, l’Italia era o no cliente dell’azienda Paragon Solutions?
  2. Il governo può ufficialmente smentire di aver acquistato spyware o tecnologie informatiche da tale azienda?
  3. Il governo può ufficialmente smentire di aver spiato il direttore di un giornale che ha fatto inchieste sui partiti di governo con un software che, in teoria, dovrebbe essere usato per catturare terroristi, mafiosi e trafficanti di droga?
  4. Il governo può ufficialmente smentire di aver usato questa tipologia di attacchi informatici per spiare altri attivisti e membri della società civile?
  5. Perché, se il governo non lo ha fatto, l’azienda Paragon dice di aver chiuso il contratto con l’Italia per le violazioni delle condizioni di utilizzo?

E  poi, se davvero l’Italia non c’entra nulla, quali iniziative intende prendere il governo italiano per tutelare i propri concittadini da questo genere di azioni?

L'annuncio dell'interrogazione è stato dato su X dal deputato Davide Faraone, capogruppo di Italia viva: "Un governo serio risponderebbe a queste domande a testa alta e senza reticenze. Il governo Meloni non è serio e quindi, come sempre, ci aspettiamo un comportamento omertoso e zero trasparenza. Noi intanto facciamo il nostro dovere e trasformiamo i quesiti di Fanpage in interrogazione parlamentare. Ciò che è accaduto è gravissimo e merita il massimo dell'attenzione democratica".

La risposta del ministro Crosetto

"Penso che le spiegazioni siano molto più semplici di quanto venga ipotizzato. Forse basterebbe pensare a chi può utilizzare quegli strumenti oltre ai servizi". Ha risposto così il ministro della Difesa Guido Crosetto ha risposto, a margine del Giubileo delle forze armate in piazza del Popolo a Roma, a chi gli chiedeva un commento sulla vicenda dello spyware di Paragon utilizzato per spiare i telefoni di attivisti e giornalisti italiani.

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