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Caso Paragon, Renzi: “Meloni abbia il coraggio di dire la verità e ci metta la faccia”

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha accusato il governo italiano di aver violato i diritti costituzionali dei cittadini attraverso l’utilizzo del software Paragon per spiare giornalisti e attivisti, tra cui il direttore di Fanpage.it, Francesco Cancellato. Renzi chiede a Giorgia Meloni di fare chiarezza sull’accaduto: “Abbia il coraggio di dire la verità”.
A cura di Francesca Moriero
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"È fondamentale che Giorgia Meloni abbia il coraggio di metterci la faccia e ci dica chi e perché ha violato le regole. Chi lo ha fatto deve dimettersi subito, è una cosa enorme. E ne va della libertà di ciascuno. Se lo fanno a qualcuno che non ha la forza di difendersi?", ha dichiarato così Matteo Renzi, leader di Italia Viva, durante una diretta sulla sua pagina Instagram in merito al caso Paragon, che riguarda lo spionaggio di giornalisti, (tra cui il direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato), e attivisti tramite il software fornito al governo e alle forze dell'ordine italiane.

Renzi ha ricostruito l'accaduto, spiegando che il software sviluppato dall'azienda israeliana, è in grado di raccogliere qualsiasi dato da WhatsApp e altre applicazioni, e ha poi messo in evidenza come ormai il telefono sia diventato oggi molto più di un semplice strumento di comunicazione: "Se uno entra dentro a un cellulare di una persona, siamo in presenza di una violazione dei diritti costituzionali del cittadino, è una cosa molto grave", ha affermato Renzi.

"Gli israeliani", ha poi proseguito Renzi, "realizzano un software che ti prende tutti i dati da Whatsapp. L'azienda ha però un codice etico duro: questa cosa la si da solo ai governi occidentali, amici degli americani e che hanno delle policy che dicano che non si possono spiare politici e giornalisti. Il giornalista è fondamentale per uno Stato democratico. Cosa succede a un certo punto? Che l'Italia viene criticata dall'azienda che dice che ‘il governo italiano non sta rispettando le regole'. Il governo ha comprato questo software per uno degli apparati dei servizi segreti e per una forza dell'ordine. Per fare cosa? Per entrare nei telefoni di mafiosi e terroristi, e se ci pensate è giusto, serve per la sicurezza".

"No. Sono entrati nel telefono del direttore di Fanpage, Francesco Cancellato", ha proseguito il leader di Italia Viva, "Chi pensa male potrebbe dire che quella è una testata antigovernativa, ma io non voglio credere alle ricostruzioni. Voglio la verità".

Durante la diretta Renzi ha poi chiarito di non credere a ricostruzioni senza prove: "Io non voglio credere alle balle, non voglio credere alle ricostruzioni, voglio credere alla verità, il governo non deve mettere la testa sotto la giacca. E' fondamentale che su Paragon Meloni abbia il coraggio di metterci la faccia e ci dicano chi è perchè ha violato le regole. Se qualcuno ha messo un trojan rafforzato dentro il telefonino di un giornalista si deve dimettere. Se il governo sta spiando i giornalisti o comunque il governo consente di spiare i giornalisti, siamo oltre il livello di democrazia immaginabile".

Il leader di Italia Viva ha poi concluso così: "Allora Giorgia Meloni non deve mettere la testa sotto la giacca come ha fatto in passato, ma deve venire a dire la verità. Vogliamo sapere chi è stato e chi è stato deve pagare. Perché se io entro nel vostro telefonino vi sto violentando, sto violando la libertà delle persone"

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