Caso Paragon, i database dell’azienda possono svelare chi ha spiato il direttore di Fanpage.it

Il caso Paragon arriva a una nuova svolta, emersa dall'audizione di mercoledì in cui proprio l'azienda israeliana (di proprietà di un fondo statunitense) è apparsa in audizione davanti al Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Secondo quanto riportato da diverse fonti di stampa, i legali dell'azienda avrebbero fatto un quadro della situazione fino ad ora e avrebbero anche spiegato che c'è un modo per scoprire chi ha spiato chi: i database di Paragon.
Fino a oggi il governo Meloni ha ammesso che i servizi hanno spiato la Ong Mediterranea Saving Humans e i suoi attivisti con il software in questione. Al di là delle intenzioni nascoste dietro questo monitoraggio, l'esecutivo e i servizi segreti dopo mesi di pressioni pubbliche hanno riconosciuto di essere responsabili dello spionaggio, e hanno specificato che questo è avvenuto seguendo le norme in vigore in Italia sull'utilizzo degli spyware e le intercettazioni.
Una storia diversa, invece, per il direttore di Fanpage.it Cancellato. Come sottolineato da alcuni osservatori, essendo un giornalista pubblicista Cancellato avrebbe tecnicamente potuto essere spiato senza infrangere la legge, anche se ovviamente sarebbe stato politicamente scandaloso mettere sotto osservanza il direttore di una testata che aveva effettuato un'inchiesta sul principale partito di governo. Finora i servizi e l'esecutivo Meloni hanno negato in tutte le sedi di aver avuto a che fare con lo spionaggio.
Eppure, Cancellato ha ricevuto da Meta lo stesso avviso sulla presenza di uno spyware nel suo cellulare che è arrivato agli attivisti di Mediterranea. Deve essere stato un ente governativo o statale a usare Graphite, dato che Paragon ha confermato che non vende il proprio software ad agenzie private. Ma come verificare se c'è stata effettivamente una sorveglianza sul direttore di Fanpage.it con il software, e nel caso chi l'ha messa in atto? La risposta è arrivata dall'azienda stessa.
Paragon avrebbe fatto sapere al Copasir, secondo quanto riportato da Repubblica e dal Fatto quotidiano, che ci sono dei database in cui sono raccolte le attività di spionaggio effettuate dai clienti – in questo caso i servizi segreti italiani. E questi server si troverebbero in Italia. Dunque, su iniziativa dell'intelligence italiana, si potrebbe andare a cercare in quei database il numero di cellulare di Cancellato, e da lì scoprire chi ha utilizzato lo spyware contro di lui.
Finora, come detto, i servizi hanno negato di aver usato il programma contro il direttore di Fanpage. Dunque resta da vedere se la verifica nel server sarà effettuata. Nel frattempo i contratti di Paragon con l'Italia restano sospesi, perché una clausola del contratto impedisce di spiare giornalisti e attivisti in quanto tali. Rimarranno sospesi fino a quando il Copasir non avrà ultimato la sua indagine, nelle prossime settimane. Intanto anche le Procure proseguono: la Direzione nazionale antimafia sta coordinando le indagini sul caso, e potrebbero partire presto delle richieste a Paragon per accedere alle informazioni sullo spionaggio.