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Caso Mills, Berlusconi: “Mezza giustizia è fatta”

L’ex Premier si dice soddisfatto a metà della decisione del Tribunale di Milano che ha dichiarato prescritto il reato di corruzione a suo carico nel Processo Mills. Berlusconi e i suoi avvocati che puntavano all’assoluzione con formula piena, ora saranno impegnati negli altri procedimenti in corso, a partire dal processo Ruby che riprenderà lunedì.
A cura di Antonio Palma
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L'ex Premier si dice soddisfatto a metà della decisione del Tribunale di Milano che ha dichiarato prescritto il reato di corruzione a suo carico nel Processo Mills. I legali e Berlusconi che puntavano all'assoluzione con formula piena, ora saranno impegnati negli altri procedimenti in corso a partire dal processo Ruby che riprenderà lunedì.

Una soddisfazione a metà quella dell'ex premier Silvio Berlusconi per la decisione della decima sezione penale del tribunale di Milano sul Processo Mills. Il non luogo a procedere per la prescrizione del reato di corruzione in atti giudiziari se da un lato fa tirare un sospiro di sollievo al Cavaliere, dall'altro lo rende amareggiato per non essere riuscito ad ottenere un'assoluzione piena.

La notizia del proscioglimento è arrivata all'orecchio di Berlusconi subito dopo la lettura della sentenza in Tribunale, dove il Cavaliere non era presente, tramite la telefonata dei suoi legali Ghedini e Longo. E proprio quest'ultimo è sembrato chi più degli altri tra i sostenitori dell'ex Premier non ha ben accolto il verdetto dichiarando a caldo che "una sentenza così la impugno tutta la vita". Una dichiarazione che aveva fatto sospettare una volontà di fare appello contro la sentenza dei giudici che invece probabilmente non ci sarà visto le sagge dichiarazioni del collega Ghedini "la sentenza non ci soddisfa e non ci dispiace del tutto". In compenso è partito l'assalto al Pm De Pasquale da parte dei vertici del Pdl che, come raccontano alcuni uomini vicini a Berlusconi, hanno subissato di telefonate il loro leader per fargli le congratulazioni per la vittoria.

Una semivittoria in realtà, viste le dichiarazioni di Berlusconi, "mezza giustizia è fatta". Il Cavaliere è sempre più convinto dell'accanimento dei giudici nei suoi confronti e sfogandosi con i suoi uomini avrebbe confessato "si è celebrato un processo inventato nel quale non sarei mai dovuto essere tirato in ballo, una vera e propria caccia all’uomo". E lo stesso parere è condiviso da tutti gli uomini del Pdl che oltre alla testa del Pm, chiedono ora una nuova riforma del sistema giudiziario italiano e sono pronti a dare battaglia in Parlamento e fuori. Intanto si attendono le motivazioni della sentenza Mills che dovrebbero essere presentate dal Collegio giudicante tra novanta giorni. La curiosità maggiore resta il calcolo fatto dai giudici per arrivare alla prescrizione e le eventuali formulazioni sull'evidenza di alcune prove.

Per il Cavaliere ei suoi avvocati ora è tempo di pensare agli altri procedimenti in corso. Lunedì riprende il processo Ruby, dove Berlusconi è accusato di concussione e prostituzione minorile, mentre il 5 marzo riprenderà il processo Mediaset sui fondi neri per i diritti tv, infine il 15 marzo è in programma, salvo variazioni dell'ultimo momento, la prima udienza del processo per violazione del segreto d'ufficio sulla pubblicazione delle intercettazioni tra Piero Fassino e Gianni Consorte sul caso Unipol per la scalata alla Bnl.

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