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Caso Meloni, Italia Viva chiede alla premier di riferire in Aula sui presunti “complotti”

Italia Viva chiede di fare chiarezza sul caso scoppiato attorno ad Arianna Meloni, con un’informativa della presidente del Consiglio in Aula al Senato, che anche lei nei giorni scorsi aveva parlato di uno schema architettato per colpirla.
A cura di Annalisa Girardi
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Sul caso scoppiato attorno alla sorella della premier, Arianna Meloni, e tutte le polemiche che ne sono derivata – tra allarmi su presunti complotti e accuse di vittimismo – Italia Viva chiede di fare chiarezza. E si appella direttamente alla presidente del Consiglio, chiedendole di riferire nell'Aula del Senato. Alcuni giorni fa Giorgia Meloni aveva parlato di un disegno per colpirla, simile a quelli che si sarebbero verificati ai tempi di Silvio Berlusconi. Altri esponenti della maggioranza hanno alimentato la bagarre, dall'opposizione hanno invece sottolineato come secondo quanto riportato da alcune agenzie, che citavano fonti della Procura, non ci sarebbe nessun inchiesta, accusando il centrodestra di fare autocommiserazione nel tentativo di distrarre dai problemi reali del Paese. Il renziano Enrico Borghi ha così scritto al presidente di Palazzo Madama, Ignazio La Russa, chiedendogli di calendarizzare un'informativa della presidente del Consiglio, in modo da poter andare fino in fondo su questa storia.

Nella lettera si citano botta e risposta avvenuti tra esponenti di Fratelli d'Italia e Italia Viva in merito al ruolo di Arianna Meloni nella partita delle nomine, per passare poi all'editoriale pubblicato da Il Giornale "al cui interno si fa riferimento a presunti complotti orditi da non meglio precisati magistrati e giornalisti e da gruppi politici, in cui assertivamente veniva chiamato in causa il senatore Matteo Renzi e il partito di Italia Viva come parte di tale iniziativa". Nell'articolo si parlava di cospirazioni, prosegue la lettera di Borghi, "ogni volta chiamando surrealmente in causa il nostro partito che evidentemente ha avuto l’ardire di svolgere la funzione di opposizione secondo le modalità e le prerogative assegnate da leggi e Costituzione".

Viene anche citata la risposta di Meloni, che aveva detto di reputare "molto verosimile" uno scenario di quel tipo, che descriveva come "uno schema visto e rivisto soprattutto contro Silvio Berlusconi", basato su "un sistema di potere che usa ogni metodo e ogni sotterfugio pur di sconfiggere un nemico politico che vince nelle urne la competizione democratica".

Secondo i parlamentari di Italia Viva "tali parole e quanto ne è seguito meritino un dibattito d’Aula, perché se esiste ciò che si va sostenendo tali affermazioni debbono essere seguite da una esplicita, conseguente e concreta assunzione di responsabilità di fronte al Parlamento e al Paese". E ancora: "Non si possono gettare al vento parole in libertà su aspetti così delicati ed importanti come le prerogative costituzionali, l’equilibrio democratico e l’assetto dei nostri poteri. Tanto più che la magistratura pare aver smentito la stessa ricostruzione di Sallusti e dichiarazioni successive. Né può rimanere impunita e sotto traccia una azione dai tratti calunniosi e diffamatori nei confronti di parlamentari che debbono poter svolgere il proprio mandato -come recita il nostro dettato fondamentale- senza costrizioni, condizionamenti o minacce di sorta".

In conclusione la richiesta di programmare, già per la prossima settimana, un'informativa in Aula di Giorgia Meloni e chiarire così fino in fondo la vicenda.

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