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Inchiesta in Liguria e arresto di Giovanni Toti

Caso Liguria, Giovanni Toti ha chiesto di essere sentito: quando è in programma l’interrogatorio

Alla fine Giovanni Toti ha deciso di parlare per “chiarire la sua posizione”. Dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere all’interrogatorio di garanzia, il governatore ligure ha chiesto di essere sentito.
A cura di Annalisa Girardi
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Per ora Giorgia Meloni non chiede le dimissioni di Giovanni Toti, il governatore ligure da una settimana agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione. Non pubblicamente, almeno: dal palco de La Verità la presidente del Consiglio parla per la prima volta del caso Liguria e mette in chiaro che aspettare le risposte del governatore – che ha detto di volersi prendere del tempo per leggere le carte – sia "il minimo sindacale di rispetto". Intanto, lo stesso Toti ha chiesto di essere sentito, dopo essere rimasto in silenzio all'interrogatorio di garanzia: ora sarebbe invece pronto a parlare. Il governatore ligure potrebbe apparire davanti ai pm già la prossima settimana, un possibile punto di svolta nel caso. Alcuni giorni fa è stato l'imprenditore Aldo Spinelli, anche lui indagato, a presentarsi davanti al gip e "raccontare tutto".

Per ora la maggioranza mantiene cautela sul caso Toti, ma secondo quanto filtra sarebbe solo questione di tempo prima che si arrivi alle dimissioni. L'opposizione, da parte sua, continua a chiederle: "Noi lo abbiamo detto sin dall'inizio: alla luce della gravità del quadro che sta emergendo, le dimissioni di Giovanni Toti sono necessarie e opportune", ha detto la segretaria del Partito democratico in un'intervista a Repubblica. Alla magistratura toccherà accertare le responsabilità penale e nessuno lo mette in dubbio, ha proseguito Elly Schlein, ma "la Liguria non può rimanere appesa, ostaggio di un'incertezza amministrativa che fa male ai cittadini, paralizza gli investimenti, impedisce di prendere decisioni cruciali su sanità e appalti del Pnrr, solo per citarne alcune".

Se dopo l'interrogatorio dovesse essere confermata la misura cautelare, per cui Toti resterebbe ai domiciliari, le dimissioni dovrebbero essere cosa certa. Ma l'avvocato Stefano Savi, annunciando la richiesta del governatore di presentarsi davanti ai pm, ha detto che "finché non avrà la possibilità di chiarire" le dimissioni non sono sul tavolo. Insomma, tutta la partita è rimandata all'interrogatorio. Fino a quel momento, le ipotesi restano tali.

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