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Caso Gregoretti, è ancora stallo: nave della Guardia costiera ad Augusta, ma migranti non sbarcano

Prosegue lo stallo per la nave Gregoretti della Guardia costiera: l’imbarcazione è ormeggiata al porto di Augusta, ma non è ancora arrivata l’autorizzazione da parte del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per far sbarcare i 131 migranti a bordo. La Gregoretti si trova ad Augusta dalla notte tra sabato e domenica.
A cura di Stefano Rizzuti
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Tutto tace. E la nave Gregoretti della Guardia costiera con a bordo 131 migranti rimane ormeggiata sulla banchina di Augusta, senza però che venga concessa l’autorizzazione per lo sbarco. Prima notte, quindi, per l’imbarcazione al porto siciliano, dopo il soccorso dei migranti avvenuto in seguito a due diverse operazioni di salvataggio nel Mediterraneo negli scorsi giorni. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, non ha ancora dato l’autorizzazione per far sbarcare le persone che si trovano a bordo in attesa che gli stati membri Ue accettino di accogliere i migranti sulla nave.

I naufraghi sono stati assistiti e nutriti ma per il momento rimangono a bordo della nave militare italiana. Anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, sembra condividere la linea di Salvini, chiedendo un intervento dell’Ue: “La Gregoretti ha ormeggiato al porto di Augusta, come è normale che sia per una nave militare. Ora la Ue risponda, perché la questione migratoria riguarda tutto il Continente”. A bordo dell’imbarcazione ci sono anche molte donne e 16 minori non accompagnati, mentre alcuni dei migranti sono stati fatti evacuare a causa delle loro condizioni precarie di salute. Lo stallo sul caso della nave Gregoretti, dunque, prosegue: da Palazzo Chigi, per il momento, non è arrivato alcun cenno e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non sembra aver ancora preso in carico la trattativa con i partner europei. Il rischio, soprattutto per Salvini, è che quello della Gregoretti diventi un nuovo caso Diciotti. Con il timore che stavolta il sostegno dei 5 Stelle – più critici nei suoi confronti e più divisi al loro interno – venga meno o, comunque, sia meno solido.

Sul caso della nave Gregoretti interviene il deputato del Pd, Filippo Sensi, su Twitter: “Da quattro giorni, e chissà per quanto ancora, la Gregoretti è distolta dai propri compiti di pattugliamento e vigilanza dal solito balletto di responsabilità interno al governo. Quanto costa ai cittadini italiani questo sequestro di competenze e risorse?”. Critico anche il senatore ex M5s Gregorio De Falco: “Sequestrare a bordo della Gregoretti, nave militare ormeggiata in acque interne, 131 naufraghi non solo è illegale, ma è stupida ed inutile crudeltà”.

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