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Caso Geithner, Napolitano: “mai saputo di pressioni per far cadere Berlusconi”

Il Quirinale replica alle rivelazioni dell’ex segretario del tesoro USA: “Napolitano non è mai stato informato di pressioni. Berlusconi motivò le sue dimissioni con eventi parlamentari”
A cura di B. C.
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Dopo le polemiche sulle rivelazioni dell'ex segretario del Tesoro USA, Timothy Geitnher in relazione al presunto complotto per far cadere Silvio Berlusconi, il Quirinale replica specificando che le dimissioni dell'allora premier "furono libere e responsabili", come si legge in una nota del Colle. In mattinata lo stesso ex Cavaliere ha rilasciato nuove dichiarazioni, in merito a quanto rilevato dal ministro americano nel suo saggio Stress Test: "Il complotto è una notizia gravissima che conferma quanto dico da diverso tempo" e "osservo che il Capo dello Stato, i presidenti del Senato e della Camera, il presidente del Consiglio ieri non hanno ritenuto di fare alcuna dichiarazione". Nel frattempo Renato Brunetta ha presentato alla una proposta per l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul caso.

"Sulle vicende che condussero alle dimissioni dell'on. Berlusconi nel novembre del 2011, e dunque alla crisi del governo da lui presieduto e alla nascita del governo Monti, il Presidente della Repubblica – dopo averne già dato conto via via nel corso degli sviluppi della crisi – fornì un'ampia ed esaustiva ricostruzione e valutazione nel discorso tenuto il 20 dicembre 2011 in occasione della Cerimonia di scambio degli auguri con i rappresentanti delle istituzioni e delle forze politiche in Quirinale". E ancora, nella nota del Colle si legge: "In quel discorso, così come nel messaggio televisivo del 31 dicembre, possono ritrovarsi tutte le motivazioni relative a fatti politici interni e a problemi di fondo del paese come quelli della crisi finanziaria ed economica che l'Italia stava attraversando nel contesto europeo – prosegue la nota -. Gli episodi ‘rivelati' dall'ex Segretario di Stato al Tesoro degli Stati Uniti e da altri sono relativi a riunioni, tenutesi nell'autunno del 2011, di consessi europei e internazionali cui il Presidente della Repubblica italiana – al pari degli altri Capi di Stato non dotati di poteri esecutivi – non aveva titolo a partecipare e non partecipò: e dunque nulla puo' dire al riguardo".

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