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Caso Geithner, Berlusconi: “Alte cariche in silenzio su notizia gravissima”

Continua a tener banco la polemica scoppiata dopo la testimonianza dell’ex segretario al Tesoro Usa Tim Geithner su un presunto complotto ai danni di Silvio Berlusconi: l’ex premier ha accusato il Capo dello Stato, i Presidenti di Camera e Senato e del Consiglio di non aver preso posizione sulla vicenda.
A cura di S. P.
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“Il Capo dello Stato, i Presidenti del Senato e della Camera, il Presidente del Consiglio ieri non hanno ritenuto di fare alcuna dichiarazione”: è quanto ha detto oggi, in un intervento a Uno Mattina, l’ex premier Silvio Berlusconi tornato sulle rivelazioni fatte dall’ex ministro Usa sulle pressioni che ci sarebbero state nel 2011 per farlo cadere. Il ministro Usa Tim Geithner, nel suo saggio Strees Test, ha infatti dichiarato che nell’autunno del 2011 alcuni finanziari europei lo avvicinarono proponendo un piano per far cadere l’allora presidente italiano Berlusconi. Per il leader di Forza Italia, che già ieri aveva ampiamente commentato la notizia e che ha anche puntato il dito contro i comportamenti di alcuni giornali, “si è chiaramente trattato di violazione delle regole democratiche e di un attacco alla sovranità del nostro Paese”. “Il complotto è una notizia gravissima che conferma quanto dico da diverso tempo”, ha detto Berlusconi che poi ha aggiustato il tiro parlando, più che di un complotto, di “un’azione di interesse contro un presidente del Consiglio che non permetteva a Francia e Germania di portare avanti i loro interessi”.

La Merkel a Berlusconi: “So che non mi saluterai più” – L'ex Cavaliere ha ricordato che “com'è stato rivelato da Alan Friedman, Napolitano prese contatti già a luglio per formare un governo di tecnici” e che “Bruxelles ci chiese delle norme di rigore per cui non ero d'accordo, preparai un decreto legge ma il capo dello Stato non lo firmò, andai a Cannes a mani vuote e Merkel e Sarkozy risero quando gli chiesero se Berlusconi mantiene le promesse”. Berlusconi ha affermato che si insistette che l'Italia accettasse dal Fondo monetario internazionale un prestito da 80 miliardi, “ma i conti erano in ordine”. E in merito ai rapporti con la Germania, Berlusconi ha detto che nel 2011 la cancelliera Merkel gli disse: “Io so che tu non mi saluterai più”. Sul caso Geithner ha tagliato corto, invece, il segretario di Stato Usa Kerry che ha detto di non sapere nulla. Ospite di Uno Mattina, l’ex premier ha parlato anche delle riforme con Renzi: “Inutile prendere accordi prima – ha spiegato Berlusconi – aspettiamo di vederle in Parlamento”. Il leader di Forza Italia ha aggiunto: “Se riteniamo che siano buone le votiamo, altrimenti votiamo contro”.

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