Caso Gasparri e Cyberealm, Giunta per le immunità del Senato nega a Report richiesta di documenti
La Giunta per le immunità del Senato ha deciso, con i voti dei gruppi di maggioranza e di Italia viva, di negare a Report la comunicazione che dimostra quanto dichiarato da Gasparri a inizio legislatura. Pd, M5s e Avs hanno invece votato a favore dell'invio della documentazione. Il programma di giornalismo d'inchiesta aveva chiesto, nell'ambito della vicenda Cyeberealm, società milanese specializzata in sicurezza informatica che Gasparri presiede, la comunicazione sugli incarichi ricoperti che ogni parlamentare è tenuto a presentare a inizio legislatura.
Secondo Report il ruolo del capogruppo di Forza Italia nell'impresa sarebbe incompatibile con il seggio in Parlamento, e Gasparri non avrebbe dichiarato il suo incarico extra nella documentazione che ogni parlamentare deve produrre sulle sue attività. In ogni caso la comunicazione richiesta dalla trasmissione – la documentazione non è pubblica in tutte le sue parti perché contiene dati sensibili – non sarà trasmessa. Lo ha stabilito ieri la Giunta per le immunità parlamentari che nei giorni scorsi ha iniziato la procedura di verifica dopo la denuncia di Report.
La Giunta per le elezioni e le immunità parlamentari alla fine di novembre, all'indomani del caso sollevato da Report, ha aperto un'istruttoria per far luce sulla vicenda che tocca il capogruppo azzurro. La questione è finita sul tavolo del comitato incarichi a guida del Manfredi Potenti (Lega) che avrà il compito di valutare quali documenti acquisire e se avviare eventuali audizioni.
Gasparri intanto,tramite il suo ufficio stampa, ha fatto sapere in una nota di essere pronto a valutare "eventuali azioni legali nei confronti di Sigfrido Ranucci che sui suoi social ha diffuso il video in cui una senatrice del Movimento 5Stelle fa affermazioni diffamatorie nei suoi confronti".