Caso Fiorito, Polverini minaccia: “Fuori chi è marcio o mi dimetto”

C'è aria di crisi nella Giunta Regionale del Lazio dopo lo scandalo dei fondi del Pdl che ha coinvolto l'ex  capogruppo in Consiglio regionale, Franco Fiorito. Dopo le rivelazioni di Fiorito sul così facevan tutti, è sbottata la Presidente della Regione, Renata Polverini, che ha immediatamente convocato il consiglio per lunedì 17 minacciando le sue dimissioni nel caso non vengano presi provvedimenti per espellere dal partito, e dunque dalla maggioranza, "chi è marcio". L'autosospensione dal Pdl da parte di Fiorito, indagato per peculato  per presunti trasferimenti di denaro pubblico su suoi conti privati, non basta alla Polverini che chiede ora l'immediata espulsione di tutti i disonesti. Alfano ha fatto già sapere però di non poter intervenire direttamente perché spetta ai probiviri agire, anche se con una nota ha assicurato che informalmente Fiorito "per quanto ci riguarda è già fuori".

Fiorito tira in ballo altri esponenti del Pdl –  Il problema in realtà va ben oltre Fiorito, se dovessero risultare vere le rivelazioni dell'ex capogruppo che ha tirato in ballo molti altri esponenti del partito. Fiorito minaccia una vera ecatombe per il Pdl laziale e non solo, rivelando prassi consolidate di sperperi e raccomandazioni all'interno del Consiglio regionale laziale. Fiorito parla addirittura di un preciso programma segreto di spartizioni ed intanto rivela una parentopoli tra sorelle, mogli e nipoti con incarichi in Consiglio. Sul caso la magistratura continua a indagare anche se per il momento non sembrano esserci riscontri oggettivi alle accuse di Firorito. La questione comunque è seria e non fa dormire sogni tranquilli al Governatore del Lazio che chiede un repulisti generale nel Pdl e soprattutto l'abolizione di molti privilegi.  Appuntamento a lunedì in Consiglio regionale quando Polverini metterà le carte in tavola facendo "comunicazioni urgenti".