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Caso Ferragni, Schillaci dice che in Italia servono regole per la beneficenza alle strutture sanitarie

Il ministro della Salute Schillaci si è espresso sul caso del pandoro Balocco, che vede l’influencer Chiara Ferragni indagata: “La beneficenza è una cosa seria, specialmente quando interessa strutture sanitarie. Certamente la previsione di regole può aiutare”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro della Salute Schillaci dice in un'intervista al Messaggero che sulla responsabilità sanitaria i tempi sono maturi "per intraprendere la via della depenalizzazione dell'atto medico, a esclusione del dolo, mantenendo la responsabilità civile. Ricordo che la maggior parte delle cause si risolve nell'assoluzione".

"È un tema di cui, come Governo, ci stiamo occupando e verso cui anche il Parlamento ha mostrato sensibilità con la mozione di maggioranza approvata alla Camera", ha aggiunto il ministro sempre a proposito dell'ipotesi di uno ‘scudo' penale per i medici.

Un passaggio dell'intervista è dedicato al caso di Chiara Ferragni, indagata a Milano e a Cuneo per truffa aggravata nell'ambito della vicenda del pandoro Balocco. Al ministro viene domandato se non servano regole più severe, magari un'autority per le donazioni benefiche, che spesso riguardano anche strutture sanitarie: "La beneficenza è una cosa seria, specialmente quando interessa strutture sanitarie. Certamente la previsione di regole può aiutare", afferma Schillaci.

La sanità italiana "è in fase di cura ricostituente. Ho trovato un sistema ingolfato dopo anni di tagli e disorganizzazione. Non siamo rimasti a guardare. La salute è tornata al centro dell'agenda di governo: abbiamo aumentato le risorse, come mai avvenuto in passato, con oltre 11 miliardi nel triennio per il Fondo sanitario nazionale. In questo modo potremo aumentare gli stipendi del personale e ridurre le liste d'attesa", spiega ancora il ministro.

Interpellato sull'andamento del covid, "la situazione è assolutamente sotto controllo. Monitoriamo costantemente l'andamento del virus", assicura. "Monitoriamo costantemente l'andamento del virus. I dati dell'ultimo bollettino settimanale indicano un calo dei contagi, dei decessi e dei ricoveri ospadalieri. Come per l'influenza, è disponibile il vaccino: abbiamo anticipato la distribuzione alla fine di settembre ed è stato consegnato alle Regioni, anche quello proteico".

Schillaci quindi indica gli obiettivi da raggiungere entro la fine dell'anno: "c'è più di un obiettivo: aumento dell'indennità di specificità medica e sanitaria; eliminare i tetti spesa per le assunzioni di personale; utilizzare di più gli specializzandi nei reparti dove c'è maggiore bisogno. Sono tutte misure che si aggiungono a quelle già adottate in questo primo anno e che puntano a rendere più attrattivo il lavoro nel servizio sanitario pubblico, sopperire alla carenza di personale e ridurre le liste di attesa".

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