Caso Durigon, chi voterà la mozione di sfiducia al sottosegretario della Lega
Le parole del sottosegretario all'Economia, Claudio Durigon, scuotono la maggioranza. Ultima in ordine di tempo la proposta di cancellare i nomi di Falcone e Borsellino dal parco di Latina, per intitolarlo invece al fratello di Benito Mussolini, Arnaldo. Come documentato da Fanpage.it il sottosegretario leghista aveva pronunciato parole gravissime sulla Guardia di Finanza, a proposito dell'inchiesta che riguarda proprio il suo partito, sui 49 milioni di soldi pubblici spariti: "Quello che fa le indagini, il generale della Guardia di Finanza, l'abbiamo messo noi", aveva dichiarato, senza sapere di essere ripreso dalle telecamere di Fanpage.it.
Il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, in un'intervista al Fatto Quotidiano ha attaccato il sottosegretario senza mezzi termini: "Trovo grave e sconcertante il proponimento del sottosegretario al Tesoro Durigon di cancellare l’intitolazione del parco di Latina a Falcone e Borsellino, con l’aggravante di volerlo restituire alla memoria del fratello di Mussolini. È aberrante voler cancellare anni di lotta alla mafia e il sacrificio dei nostri uomini migliori, per giunta allo scopo di restaurare il ricordo del regime littorio". Quindi ha aggiunto: "Il Movimento chiede che Durigon si batta pure per questo suo progetto ma dismettendo immediatamente l’incarico di sottosegretario di Stato, che richiede ben altri proponimenti". Secondo Conte, le parole di Durigon "mettono a nudo l’ipocrisia di forze politiche che, come la Lega, non hanno alcuna reale intenzione di contrastare il malaffare delle organizzazioni criminali".
Il M5s ha annunciato una mozione di sfiducia, invitando gli altri gruppi politici a votarla: "Nel sottolineare l'imbarazzante silenzio della Lega in merito a tutta questa vicenda, ribadiamo la nostra posizione: Durigon non può far parte del Governo e auspichiamo quindi che anche gli altri gruppi politici seguano la linea del Movimento 5 Stelle, votando la nostra mozione di sfiducia", ha detto la capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Affari Costituzionali alla Camera, Vittoria Baldino.
"Un passo indietro da parte del sottosegretario Durigon", è stato chiesto oggi dal ministro dell'Agricoltura Stefano Patuanelli, che a margine della visita sull'emergenza incendi nell'Oristanese, ha commentato la proposta di eliminare i nomi dei giudici Falcone e Borsellino uccisi dalla mafia, per dedicare il parco di Latina al fratello del duce: "Credo che sia intollerabile ciò che ha detto il sottosegretario Durigon e credo che non sia compatibile con la sua permanenza al governo", ha dichiarato il ministro. "Io mi auguro non si arrivi alla mozione di sfiducia. Credo sarà necessario appunto un passo indietro di Durigon".
L'orientamento del Pd è quello di votare la mozione di sfiducia del M5s: "‘Le affermazioni di Durigon sono incompatibili con la presenza al governo", hanno detto fonti del Nazareno all'Adnkronos, confermando il pensiero di Enrico Letta sul sottosegretario leghista all'Economia. La "condanna delle frasi di Durigon è forte, perché disconoscono i valori anti fascisti su cui si fonda la Repubnblica e offendono la memoria di due eroi come Falcone e Borsellino". Ma la questione del voto di sfiducia, hanno spiegato, "si vedrà alla ripresa dei lavori parlamentari". Il segretario Letta, in un'intervista al Fatto Quotidiano, ha affermato: "Chi parla di parco Mussolini semplicemente deve dimettersi".
Anche Leu si è detto pronto a votare la mozione di sfiducia: "Il sottosegretario Durigon aveva già dato prova della propria inadeguatezza. Ora, con la proposta di cambiare denominazione al parco Falcone e Borsellino di Latina per dedicarla ad Arnaldo Mussolini, ha oltrepassato un limite invalicabile. Sono pronto a votare la mozione di sfiducia nei suoi confronti e penso che il Presidente Draghi debba prendere le distanze da un membro del suo Governo che pratica il revisionismo storico infangando i principi Costituzionali, l'antifascismo e due figure simbolo della lotta contro le mafie come Falcone e Borsellino. Non è ammissibile. Nessuna esigenza di mantenere gli equilibri politici su cui si fonda questo Governo può essere una giustificazione", ha commentato il senatore di LeU Francesco Laforgia.
Anche Sinistra italiana è pronta a mandare a casa il braccio destro di Salvini: "Mentre continua il silenzio del presidente Draghi, silenzio che dura da alcuni mesi, vedo che, con le parole chiare di Letta e Conte, si estende sempre più l'arco di forze che chiede le dimissioni del sottosegretario Durigon dal governo", ha scritto in una nota il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. "Dimissioni che dovevano essere presentate già dopo l'inchiesta di Fanpage sui rapporti opachi con settori discutibili a Latina. Dimissioni ancora più motivate dopo le sciocchezze dette sul fratello di Mussolini".
"Il governo in queste settimane non ha mai risposto alle nostre interrogazioni presentate. Ora – ha aggiunto Fratoianni – la mozione di sfiducia è l'unico strumento per ridare un minimo di dignità".
Anche nel fronte del centrodestra si levano voci contrarie alla permanenza di Durigon al governo: "Voterò la mozione di sfiducia a Durigon presentata dal M5S. Perché l'antifascismo è un valore fondante la Repubblica e perché non possiamo pubblicare ogni anno foto di Falcone e Borsellino e poi restare indifferenti. Spero di non essere il solo in FI", ha scritto su Twitter, Elio Vito, deputato di Forza Italia.