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Processo sulla morte di Stefano Cucchi

Caso Cucchi, Luigi Di Maio: “Chi si macchiò della morte di Stefano pagherà”

Il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, torna sul caso Cucchi dopo la deposizione di Giovanni Tedesco: “Chi si macchiò, direttamente e indirettamente, del decesso di Stefano pagherà. Mi auguro il più presto possibile”. Intanto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, annuncia che la Difesa si costituirà parte civile.
A cura di Stefano Rizzuti
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La lettera del generale Nistri e la deposizione davanti alla Corte d’Assise del carabiniere Francesco Tedesco sul caso della morte di Stefano Cucchi portano il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, ad affermare che proprio la deposizione “restituisce dignità a una famiglia che chiede giustizia da anni”. E Di Maio assicura anche che “chi si macchiò, direttamente e indirettamente, del decesso di Stefano pagherà. Mi auguro il più presto possibile”. Intanto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncia, parlando "a nome del governo", che il ministero della Difesa "è favorevole a costituirsi parte civile nel processo per la morte di Stefano Cucchi".

In un lungo post su Facebook, il vicepresidente del Consiglio scrive: “Rispetto è una parola che dobbiamo tenere bene a mente: rispetto per i Cucchi, per la loro sofferenza, per la loro legittima ricerca della verità. E in questo senso mando un abbraccio a Ilaria e ai suoi cari, esprimendo loro la mia vicinanza per tutte le difficoltà trascorse, per le minacce ricevute, per i momenti di dolore e di abbandono che però non li hanno mai fermati”.

Di Maio parla anche dei carabinieri: “Rispetto anche per l'Arma dei Carabinieri, per ciò che rappresenta, per il lavoro che svolge ogni giorno a tutela della nostra sicurezza. La lettera, umana e autorevole, scritta dal Comandante Generale dell'Arma, Giovanni Nistri, proprio a Ilaria Cucchi rappresenta a mio avviso una condotta esemplare da parte di un vero uomo delle istituzioni, che non ha mai cercato consensi, né notorietà. Non è nella sua indole, ve lo assicuro. Un messaggio, il suo, che è ben lungi dal poter essere interpretato come un'Arma ‘contro’ i Carabinieri e che io, invece, considero un grande passo avanti dello Stato”.

Di Maio chiede di non fare polemica: “Non si faccia di tutta l'erba un fascio. I nostri Carabinieri sono quelli del soccorso al bus pieno di bambini a San Donato Milanese, sono quelli che quotidianamente rischiano la propria vita per combattere le mafie, sono quelli che insieme a noi credono nel futuro di questo Paese. Grazie Generale Nistri, per il suo gesto. Un altro abbraccio a Ilaria Cucchi e alla sua famiglia. Siamo tutti dalla stessa parte. Dalla parte della verità”.

Sulla vicenda Cucchi interviene anche il segretario del Pd, Nicola Zingaretti: “La verità grazie al coraggio della famiglia Cucchi e al percorso della giustizia sta finalmente emergendo. Si vada fino in fondo per individuare i responsabili. Un plauso alla scelta del Generale Nistri che può portare nuova forza e credibilità alle Istituzioni dello Stato”. L’ex presidente della Camera e deputata di Leu, Laura Boldrini, commenta su Twitter: “Il Comandante Generale Nistri annuncia a Ilaria Cucchi che l'Arma si costituirà parte civile nei processi per l'omicidio di Stefano. Un gesto importante che rende merito alla tenacia della famiglia e che dà speranza a tutti quelli che hanno sempre lottato per la giustizia”.

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