Caso Boni, il sindaco Tosi: “Fare un passo indietro sarebbe un gesto da signore”
"Se Boni facesse un passo indietro, con questo quadro accusatorio poco chiaro, sarebbe un gesto da signore". A dirlo è il sindaco di Verona Flavio Tosi che, in un'intervista a Tgcom, sembra distaccarsi dalla linea di partito. Sin dal primo momento, infatti, Bossi e soci avevano difeso a spada tratta il Presidente del Consiglio regionale lombardo, indagato per corruzione dalla Procura di Milano. "Se Boni dovesse ridurre il suo peso all'interno dell'ufficio di presidenza, sarebbe meglio per potersi difendere"- ha dichiarato Tosi, sottolineando, però, che è opportuno non trarre conclusioni affrettate dalla vicenda.
Formigoni: "Attenzione morbosa da parte dei media"- Sulla faccenda è tornato anche il governatore della Lombardia Roberto Formigoni, che, pur negando qualsiasi complotto da parte della magistratura, si è comunque lamentato dell'attenzione morbosa da parte dei media su quanto accade in Regione Lombardia. Un attenzione che per Formigoni è "assolutamente sproporzionata rispetto ad altri casi di questo genere". Il Presidente della Lombardia ha portato l'esempio delle prime pagine delle maggiori testate nazionali, tutte dedicate al caso Boni. "La strumentalizzazione da parte della stampa e dei potentati finanziario economici, e l'accanimento contro Regione Lombardia, dimostrano che stiamo governando bene, e questo dà fastidio a molti"- ha aggiunto Formigoni.
Le opposizioni vogliono le dimissioni di Boni- Intanto al Pirellone, le forze d'opposizione continuano a pretendere le dimissioni di Boni. Oggi Pd, Idv, Udc, Sel e Pensionati non hanno partecipato a una riunione della giunta per il regolamento proprio per la presenza del presidente leghista. Il consigliere Civitati (Pd) ha puntato nuovamente il dito contro Formigoni e la sua giunta: "Formigoni deve dunque riconoscere che qualcosa non funziona: se continua a non vederlo, però, rimaniamo bloccati"- ha dichiarato Civati.