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Caso Boccia-Sangiuliano, ora il ministro pensa a un esposto in Procura: cosa potrebbe succedere

Il ministro Sangiuliano sta valutando di presentare un esposto in Procura sul caso che lo vede coinvolto assieme all’imprenditrice Maria Rosaria Boccia. Domani incontrerà i suoi legali per discutere della situazione e prendere una decisione dopo le dichiarazioni della donna.
A cura di Giulia Casula
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Il ministro Gennaro Sangiuliano sta valutando di presentare un esposto in Procura sul caso che lo vede coinvolto e che in questi giorni ha agitato le acque di Palazzo Chigi.

Nella giornata di domani il ministro della Cultura incontrerà i suoi legali per ragionare sulla possibilità di presentare un esposto presso la Procura della Repubblica con cui chiedere l'intervento delle autorità di pubblica sicurezza.

L'indiscrezione arriva direttamente da via del Collegio romano, sede del dicastero di cui Sangiuliano è titolare, a poche ore dalla pubblicazione su La Stampa dell’anticipazione dell’intervista all’imprenditrice Maria Rosaria Boccia. Al giornalista, la donna ha detto di ritenere che il ministro sia tenuto sotto ricatto da parte di "alcune persone" per via "delle agevolazioni ricevute".

Ancora, rispondendo alle domande sulle spese per i viaggi e per i soggiorni in compagnia di Sangiuliano, la donna ha detto di essere sempre stata a conoscenza del fatto che "si occupasse di tutto il Ministero". Anche sulla nomina, la versione restituita dall'imprenditrice contraddice quella fornita più volta dal ministro. La donna sostiene infatti, di aver accompagnato Sangiuliano nelle innumerevoli trasferte sempre "in qualità di consigliera per i grandi eventi" e che la pratica per l'assegnazione dell'incarico fosse stata correttamente avviata.

Così pure per quanto riguarda le informazioni riservate sull'organizzazione del G7 Cultura di cui Boccia sarebbe venuta in possesso: mentre il ministro nega, la donna assicura di aver ricevuto mail contenenti atti e documenti sensibili.

Non è ancora chiaro quali reati il ministro intenda contestare alla donna, qualora presentasse l'esposto, ma secondo le indiscrezioni circolate finora, verosimilmente potrebbe trattarsi di diffamazione. Se Sangiuliano dovesse decidere di rivolgersi alla Procura,  successivamente questa convocherebbe Boccia per rispondere.

Intanto dal governo smentiscono le voci che raccontavano di un vertice d'urgenza convocato a Palazzo Chigi per discutere del caso Sangiuliano. In particolare, a dare la notizia è stato il programma In Onda sul La7. "Nessun vertice di governo sul caso Sangiuliano. L’ufficio stampa di palazzo Chigi smentisce le notizie circolate di un incontro tra la premier Giorgia Meloni e i leader delle forze di maggioranza Antonio Tajani, Matteo Salvini e Maurizio Lupi, per fare il punto sulla vicenda che ha coinvolto il ministro della Cultura", hanno precisato i conduttori Marianna Aprile e Luca Telese.

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