Caso Boccia-Sangiuliano, ecco il decreto di nomina che sbugiarda l’ex ministro
Ennesimo capitolo nel caso Boccia, lo scandalo che ha portato alle dimissioni dell'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Un nuovo documento sbugiarderebbe la versione secondo la quale la nomina di Maria Rosaria Boccia a consulente del Mic non sarebbe mai stata formalizzata.
A renderlo noto è Dagospia, che ha pubblicato il decreto che attribuisce alla donna il ruolo di consigliera per i grandi eventi e che reca la firma di Sangiuliano.
Dopo che il caso era scoppiato, la scorsa estate, l'ex ministro si era affrettato a dare la sua versione, negando in diverse occasioni di aver assegnato incarichi ufficiali a Boccia.
Durante la sua intervista rilasciata in esclusiva al Tg1, Sangiuliano, visibilmente provato dal clamore mediatico della vicenda, aveva precisato che, dopo aver rilevato le "doti e capacità organizzative" dell'imprenditrice partenopea, aveva pensato di assegnarle il ruolo di consulente.
"Mi era venuta l’idea di nominarla, sempre a titolo gratuito, consigliere per l’organizzazione dei grandi eventi", aveva dichiarato. Nomina che non sarebbe mai avvenuta, stando alle parole dell'ex ministro e a quelle di Giorgia Meloni.
La premier chiamata a rispondere dello scandalo che aveva travolto Palazzo Chigi, aveva spiegato che Sangiuliano "aveva valutato la possibilità di dare a questa persona un incarico non retribuito. Poi ha fatto una scelta diversa, ha deciso di non dare l’incarico di collaborazione".
A smentire questo resoconto, le prove fornite al tempo da Boccia delle informazioni riservate relative al G7 di cui la donna era entrata in possesso. Se Boccia non ha mai avuto alcun ruolo dentro il ministero, com'è possibile che sia riuscita ad aver accesso a certi documenti?
Era questa una delle domande più pressanti in quelle settimane. Ma Meloni, dal canto suo, aveva ribadito di aver ricevuto da Sangiuliano la garanzia che "questa persona non ha avuto accesso a nessun documento riservato per quanto riguarda il G7”.
Oggi, di fronte al decreto firmato, questa versione non sembra reggere più. Sangiuliano avrebbe effettivamente nominato la donna come sua consigliera. "La dott.ssa Maria Rosaria Boccia è chiamata a collaborare con il Ministro in qualità di Consigliere per i grandi eventi. Nell'ambito di tale incarico la dott.ssa Maria Rosaria Boccia collaborerà altresì con l'Ufficio stampa e con gli altri Uffici di diretta collaborazione del Ministro, con riferimento, in particolare, al settore dei grandi eventi", si legge nel documento.
Per la validità del decreto mancherebbero gli ultimi step, cioè il via libera dell’Ufficio centrale del bilancio e della Corte dei Conti, ma la nomina nei fatti ci sarebbe.
Se così fosse, perché allora l'ex ministro avrebbe deciso di revocare l'incarico? Più volte nelle sue interviste, anche Maria Rosaria Boccia aveva sostenuto che la sua nomina fosse stata stracciata per volontà di qualcuno di "estraneo al governo", ma mai chiarito.
Peraltro il documento risulta firmato in data 1° agosto, cioè prima delle dichiarazioni rilasciate da Sangiuliano sul caso. Il che lascia aperte altre incognite sulla veridicità delle parole dell'ex ministro e fa sorgere nuovi dubbi su una vicenda che continua, a distanza di mesi, ad agitare la politica.