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Caso Boccia-Sangiuliano

Sangiuliano sul caso Boccia: “Con lei avevo un rapporto affettivo. Meloni ha respinto le mie dimissioni”

Il ministro Sangiuliano sul caso Boccia nell’intervista al Tg1: “Mai un euro del ministero è stato speso per Boccia, ho pagato io. Il rapporto – ed è una vicenda privata – era di tipo affettivo”.
A cura di Ida Artiaco
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"Io riaffermo che mai un euro del ministero è stato speso per Boccia, ho pagato io". Comincia così la lunga intervista, dalla durata di 15 minuti circa, rilasciata dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, al Tg1 diretto da Giammarco Chiocci per spiegare il "caso Boccia". Il ministro ha confermato pubblicamente quanto già detto alla premier Giorgia Meloni ieri in un confronto riservato a Palazzo Chigi.

"Il rapporto – ed è una vicenda privata – era di tipo affettivo, iniziato poco tempo dopo la nostra conoscenza, a maggio fino a fine luglio/inizio agosto. Mi pesa parlare di questo. Non ho usato impropriamente il denaro pubblico. Non sono ricattabile", ha detto, aggiungendo di aver presentato le sue dimissioni a Meloni che "però le ha respinte".

Ha anche ribadito che il ministero non ha pagato alcunché per i viaggi e alloggi per l'imprenditrice campana Maria Rosaria Boccia, la quale non è entrata in possesso di alcun documento sulla sicurezza del prossimo G7 della Cultura. Non si rilevano reati ma solo questioni private.

"Maria Rosaria Boccia l'ho conosciuta all'inizio della campagna elettorale per le europee, in occasione di una manifestazione organizzata da Fratelli d'Italia a Napoli. Mi è stata presentata da amici comuni, anche se lei poi ha postato una foto autentica dell'anno precedente del 2023. Sono state riscontrate doti organizzative e per questo volevo nominarla consigliere a titolo gratuito. Il rapporto di amicizia è diventato una relazione sentimentale, ho portato avanti l'ipotesi della nomina. Poi mi sono confrontato con amici legali che mi hanno fatto notare come tutto ciò potesse configurare un conflitto di interessi. Ho mandato una mail al Capo di Gabinetto in cui lo invitavo a interrompere la nomina della dottoressa Boccia proprio per conflitto di interesse", ha continuato Sangiuliano. "Mai favorito la signora Boccia. Lei sarà venuta al Ministero massimo 5 volte. In vista di questa nomina ha cominciato a interloquire con soggetti del Ministero ma su aspetti marginali. Mia moglie mi diceva di interrompere con lei".

Infine, visibilmente commosso, ha chiesto scusa alla moglie e a Giorgia Meloni.

Sangiuliano, prima della messa in onda dell'attesa intervista, ha partecipato al Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. A quanto riferisce chi era presente, il ministro non ha mai preso la parola durante la riunione. Sempre nel pomeriggio, invece, Boccia ha condiviso una story su Instagram: "Tutto arriva per chi sa aspettare", insieme all'immagine di una confezione di pop corn.

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