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Caso Boccia-Sangiuliano

Caso Boccia, nella denuncia di Sangiuliano le chat sulla finta gravidanza: “Sei un super babbo”

L’esposto presentato dall’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano alla procura di Roma ha riportato diversi passaggi delle conversazioni private tra lui e Maria Rosaria Boccia. Più volte, stando a quanto emerge, la donna avrebbe finto di essere incinta: “Io nella mia vita non ho avuto la gioia di avere un figlio e lei lo sapeva bene”, ha detto Sangiuliano.
A cura di Luca Pons
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Nelle chat tra Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia non ci sarebbero state solo "forme di ricatto più o meno larvate", che arrivavano a richiamare "a più riprese la figura del presidente del Consiglio" Giorgia Meloni, ma anche numerosi riferimenti a una presunta gravidanza che in realtà non è mai esistita. Questo almeno è ciò che ha riportato l'ex ministro della Cultura nel suo esposto alla procura di Roma, da cui è partita l'indagine sulla donna per minaccia o violenza a corpo politico e lesioni personali.

La relazione diventata "tossica"

Le dodici pagine di esposto sono state riprese da vari quotidiani. Al loro interno, Sangiuliano prima ricostruisce il rapporto con Boccia: conosciuta come una collaboratrice "professionale e ambiziosa", a giugno è nata "una relazione di natura affettiva ed extraconiugale", che però a luglio "ha cominciato a mostrare inequivoci connotati tossici".

Ad esempio, dice l'ex ministro: "Boccia cominciava a rimproverarmi di non averle rappresentato la mia reale condizione di uomo saldamente coniugato. Il rapporto è violentemente degenerato con frequenti litigi". Proprio da uno di questi litigi, il 17 luglio, sarebbe venuto il vistoso graffio sulla testa di Sangiuliano.

Come già emerso negli scorsi giorni, la donna avrebbe scritto anche a Federica Corsini, giornalista e moglie di Sangiuliano. Tra i vari casi ci sarebbe un messaggio del 17 agosto, quando l'allora ministro e la moglie stavano andando a un hotel di Positano: "Buongiorno Federica, io sono qui da ieri. Gennaro mi ha detto che state arrivando. Sicuramente non ti ha detto della mia presenza". Sangiuliano sospetta che in realtà Boccia non sia mai andata all'hotel in questione: "Mi aveva ormai relegato a una condizione di grave turbamento psicologico".

I messaggi sulla gravidanza: "Domani abbiamo la visita di controllo"

Per quanto riguarda la gravidanza, ci sarebbero diversi messaggi a testimoniare la finzione di Boccia. Il 23 agosto, nonostante da tempo Sangiuliano non rispondesse, la donna avrebbe scritto dopo il suo intervento a un convegno a Rimini: "Bravissimo. come sempre. Un Super Babbo. Nel tuo secondo intervento mi sei sembrato in difficoltà. Ti ho visto a disagio e triste. Avevi anche difficoltà a completare le frasi. Stai sereno".

Il messaggio sarebbe poi continuato: "Ora come hai detto, è tempo di serenità e di privacy". Per terminare con un altro riferimento alla gravidanza: "Noi scappiamo, domani abbiamo la visita di controllo". La versione di Sangiuliano è che Boccia usasse questa bugia per mettergli pressione: "Io nella mia vita non ho avuto la gioia di avere un figlio e lei lo sapeva bene", ha affermato.

Perché Boccia ha iniziato a pubblicare sui social, secondo Sangiuliano

Sempre nella ricostruzione del ministro, una volta capito che non avrebbe ricevuto la nomina a consigliera per i grandi eventi del ministero, la donna avrebbe "alzato il livello dell’aggressione mediatica e ritorsiva", iniziando le pubblicazioni sui social. Un evento che per Sangiuliano è "senza precedenti in Italia", con la diffusione di "notizie meramente allusive, diffamatorie con modalità evocative di un ricatto" ai danni di "un’istituzione della Repubblica", cioè il ministero. A

nche un'amica del ministro che conosceva personalmente Boccia avrebbe confermato: "Mi ha detto che la Boccia voleva essere nominata consigliere, e solo in tal caso, si ‘sarebbe fermata'". Il legale di Sangiuliano non ha escluso che possano esserci altre registrazioni, effettuate "ovviamente non con la consapevolezza dell’allora ministro". In ogni caso, ha affermato, il contenuto non sarebbe tale da "mettere in imbarazzo altri componenti del governo".

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