Caso Apostolico, Salvini non dice chi gli ha dato il video: “Problema di quel filmato è cosa mostra”

“Il problema è cosa si vede in quel video, non chi l’ha passato. Il problema è un giudice che va in piazza a fare certe cose”: dice Matteo Salvini, interpellato dai microfoni di Fanpage.it sul caso del filmato della giudice Apostolico.
A cura di Redazione
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di Marco Billeci e Annalisa Girardi

Il Viminale ha fatto sapere che il video della giudice Apostolico – ritratta nel 2018 mentre partecipa a una manifestazione di protesta contro il governo – non fa parte del materiale girato dalle Forze dell'Ordine per questioni di pubblica sicurezza. Rimane comunque il dubbio sull'origine del filmato e su come questo sia arrivato a Matteo Salvini, che l'ha pubblicato sui social quando la magistrata ha annullato il trattenimento nei Cpr di alcuni richiedenti asilo, sconfessando così il decreto Cutro. Il ministro dei Trasporti, intercettato dai microfoni di Fanpage.it, continua a non voler rivelare come sia entrato in possesso di quelle immagini.

"Il problema è cosa si vede in quel video, non chi l'ha passato. Il problema è un giudice che va in piazza a fare certe cose", si è limitato a dire il leader della Lega. Su come sia entrato in possesso del filmato, cinque anni dopo la manifestazione in questione, non una parola.

Nemmeno il passaggio del sottosegretario all'Interno, Nicola Molteni, ha chiarito la vicenda: "Gli accertamenti hanno escluso che il video sia stato registrato dagli agenti della polizia scientifica in servizio in quell'occasione", ha detto, spiegando che il carabiniere che in un primo momento aveva detto di aver registrato e diffuso il filmato ha poi ritrattato la sua versione, negando di essere l'autore del video.

Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, interpellato sempre dai microfoni di Fanpage.it in merito alle accuse di dossieraggio sui giudici che sono state rivolte al governo in questi giorni, ha detto: "Fatico a concepire il concetto di dossieraggio legato a un video su una manifestazione pubblica".

Dall'altro lato Riccardo Magi, segretario di +Europa, sottolinea come queste non risposte sull'origine del filmato siano una conferma su una qualche forma di dossieraggio. "Oggi non abbiamo avuto alcuna rassicurazione, semmai degli elementi che ci preoccupano ancora di più", ha detto il deputato alle nostre telecamere.

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