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Caso Anas, Matteo Salvini annuncia querele: “Non ne so nulla, giornali mi coinvolgono senza motivo”

Matteo Salvini accusa giornali e giornalisti di mettere in mezzo “a sproposito” il suo nome nel caso delle presunte commesse in Anas, mentre lui non sarebbe in alcun modo coinvolto. “Da oggi partono le querele”, annuncia.
A cura di Annalisa Girardi
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Matteo Salvini annuncia una pioggia di querele. "Da oggi cominciano a partire querele, da parte mia e della mia compagna Francesca Verdini come me coinvolta senza motivo in diversi articoli, con l'impegno a devolvere in beneficenza tutto quello che i calunniatori dovranno risarcire", fa sapere il ministro dei Trasporti. Il contesto è quello dell'inchiesta sulle presunte commesse in Anas, per cui la procura di Roma ipotizza anche il reato di corruzione. Tra gli indagati c'è anche Tommaso Verdini, figlio dell'ex parlamentare Denis Verdini e fratello della compagna del leader leghista.

Il vicepremier non risulta in alcun modo coinvolto nelle indagini e accusa giornali e giornalisti di metterlo in mezzo "a sproposito. Nella dichiarazione Salvini prosegue: "Ho l’onore e l’onere di prendermi responsabilità delicate, sempre in totale autonomia, nell’esclusivo interesse dell’Italia per promuovere lo sblocco, l’accelerazione e la progettazione di opere pubbliche ferme da anni, che cambieranno in meglio la vita degli Italiani. Essere coinvolto a sproposito da qualche ‘giornalista' in vicende di cui non so nulla, non è più tollerabile".

Ieri c'è stato il primo interrogatorio di garanzia, ma tutti gli indagati hanno deciso di non rispondere alla domande del giudice per le indagini preliminari. "Abbiamo visto molte cose sulle quali avremmo da dire, ma in questa fase dobbiamo prima verificare l'entità dell'accusa", ha commentato un legale della difesa, sottolineando che "in questa inchiesta ci siamo dimenticati tutti della presunzione di innocenza".

In questi giorni sono stati diffusi dalla stampa stralci di intercettazioni tra diverse delle persone che secondo l'accusa sarebbero coinvolte. Nelle conversazioni Fabio Pileri, socio di Verdini in Inver Srl, avrebbe nominato Salvini, per sottolineare le conoscenze in ambienti governativi: "Hanno comunque il governo perché c’è Salvini, insomma ragazzi è la Lega", avrebbe detto parlando della necessità di costruire una rete di relazioni trasversale alla gestione degli appalti.

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