Caso Ablyazov, parla Pansa: “Bimba non espulsa, madre l’ha voluta con lei”

"La polizia italiana non ha lavorato per uno stato estero ma l’invasività delle autorità kazake non è stata ben gestita dai vertici dell’amministrazione che hanno messo in moto il meccanismo". Prova a spiegare così, il capo della Polizia Alessandro Pansa, in audizione alla commissione Diritti umani del Senato, il giallo kazako che da quattro giorni tiene banco al Governo. "Il fatto che un diplomatico attivi direttamente organi dell'esecutivo e sia andato in questura per la denuncia rientra in uno schema di totale normalità, ma la presenza massiccia delle autorità kazake in questura è un difetto per cui la vicenda non è stata gestita correttamente" dice Pansa.
"Bonino e Alfano non sapevano.. " – "Non mi risulta che i ministri Alfano e Bonino prima dell'1 giugno sapessero dell'espulsione di Alma Shalabayeva" ha ribadito il capo della Polizia, concetto già espresso dal Ministro dell'Interno ieri. "Ho fatto accertamenti su questo caso, dal gabinetto del ministro sono state fornite informazioni solo sulla ricerca del latitante, non è stata fornita, per distrazione o per errore, l'informazione dell'espulsione della signora" ha aggiunto Pansa, che ha poi difeso i suoi uomini: se nel blitz alla villetta di Casal Palocco per catturare Mukhtar Ablyazov sono stati adoperati molti agenti è perché il dissidente era stato segnalato come un soggetto pericoloso, protetto da persone armate. A Pansa risulta che "Mukhtar Ablyazov sia stato nella villetta di Casal Palocco fino al 25".
"La bimba non espulsa, la madre l'ha voluta con lei" – Pansa poi ha chiarito che la piccola Alua, figlia di Muchtar Ablyazov e Alma Shalabayeva, non è stata espulsa perché "la legge italiana lo vieta". E' stata infatti la madre a volerla con sé rifiutandosi di affidarla a qualcuno. "L'espulsione dei minori in Italia è vietata, a meno che non vada al seguito dei genitori, come in questa circostanza – ha spiegato nell'audizione Pansa -. A Ciampino la signora nonostante gli fosse stato chiesto di lasciare la figlia alla sorella, o a qualcun altro di sua fiducia, ha voluto che le fosse consegnata". Pansa ha inoltre sottolineato che la Shalabayeva "non ha mai fatto richiesta di asilo, e neanche gli avvocati, che potevano andare all'ufficio immigrazione che accoglie sempre i legali".