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Casini: “Polemica sulla mia candidatura a Bologna costruita dai media. Qui tutti vogliono selfie con me”

In un’intervista concessa a Il Dubbio, Pierferdinando Casini ha commentato le polemiche relative alla sua candidatura nello storico collegio di sinistra di Bologna: “Questo famigerato ‘problema-Casini’ è una costruzione mediatica che non esiste tra la gente ma solo sui media”.
A cura di Charlotte Matteini
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Tanto si è discusso della candidatura di Pierferdinando Casini a Bologna, ma a quanto pare il capoluogo emiliano ha ben accolto il candidato della lista Civica Popolare di Beatrice Lorenzin, nonostante il curriculum non propriamente di sinistra. "La mia candidatura a Bologna suscita grandissimo interesse giornalistico che capisco, ma è assolutamente pacifica girando per Bologna. Sto facendo una bella campagna elettorale. Certo, incontro un sacco di gente che in passato era divisa da me in questa città, ma guardi che è il mondo che nel frattempo è cambiato. Ho ricevuto un'accoglienza affettuosissima, sono rimasto dentro a fare selfie con tutti i dirigenti del partito. Sono uscito e il giorno dopo ho letto sul giornale: ‘Nell'imbarazzo generale arriva Casini'. Se quello è l'imbarazzo generale io sono tranquillo e sereno", ha dichiarato Casini ai microfoni di Radio24.

"Qui sono nella mia città e sono perfettamente a mio agio, mi conoscono tutti e le assicuro che sono pronto allo scherzo: loro prendono in giro me e io prendo in giro loro, nessun problema davvero. Questo famigerato ‘problema-Casini' è una costruzione mediatica che non esiste tra la gente ma solo sui media", ha commentato ulteriormente il candidato di Civica Popolare nell'ambito di un'intervista rilasciata a Il Dubbio.

"Capisco che la polemica è ghiotta e anche il fascino del gossip descrittivo. Il problema, al netto di ciò che si dice sui giornali, è che la realtà è molto diversa e non ha nulla a che vedere con me. Per dirla in breve, mi trovo nel crocicchio di un rapporto tesissimo tra il Pd e i fuoriusciti dal Pd e intorno a me si e' sviluppato un dibattito del tutto paradossale", ha proseguito Casini.

Insomma, il problema non è la sua candidatura a Bologna ma i vecchi rancori tutti interni a Pd e Leu?

"Ma certo, anche perché lo ricorderà: quando ci furono le primarie del Pd mi chiesero chi preferivo tra Matteo Renzi e Pierluigi Bersani e io risposi che senz'altro avrei scelto Bersani. Il giorno dopo Renzi fece il famoso poster con scritto ‘basta Casini'. Insomma, io con Bersani ho fatto il governo Monti e sono stato tra i primi a solidarizzare con Vasco Errani ai tempi della sua vicenda giudiziaria, peraltro conclusa senza alcun addebito. Questo per dire che non ho alcun motivo per polemizzare con Liberi e Uguali e anzi stimo profondamente molti di loro, ma se sono usciti dal Pd e la ferita non si è ancora rimarginata non può essere un problema mio".

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