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Cashback, non è un addio: bonus sospeso per sei mesi, ma tornerà nel 2022

Il cashback è stato sospeso nel secondo semestre del 2021 dal decreto legge appena varato in Consiglio dei ministri. Non si tratta di una cancellazione definitiva, perché è previsto che torni in vigore nel primo semestre del 2022. I soldi risparmiati serviranno a finanziare un fondo per gli interventi di riforma in materia di ammortizzatori sociali, spiegano da Palazzo Chigi.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Sospeso ma non cancellato. Il cashback tornerà, ma non prima dell'anno prossimo. La misura varata dal governo Conte due con l'obiettivo di contrastare l'evasione fiscale salta un semestre: il secondo del 2021. Poi tornerà in vigore, promettono da Palazzo Chigi, con il Partito Democratico e soprattutto il Movimento 5 Stelle che non hanno ancora digerito la decisione di Draghi. A partire dal 1 luglio, quindi, non verranno calcolati i rimborsi del 10% sulle spese effettuate con pagamenti digitali. Il presidente del Consiglio, durante il Consiglio dei ministri che si è appena concluso, avrebbe rassicurato i ministri presenti sul fatto che il cashback ripartirà l'anno prossimo. In ogni caso verrà effettuata una valutazione dei dati, ma anche una riflessione su come migliorare uno strumento che ha generato grandi discussioni.

"Il cashback ha un carattere regressivo ed è destinato ad indirizzare le risorse verso le categorie e le aree del Paese in condizioni economiche migliori", ha spiegato Draghi motivando la decisione. Perciò "la misura rischia di accentuare la sperequazione tra i redditi, favorendo le famiglie più ricche, con una propensione al consumo presumibilmente più bassa, determinando un effetto moltiplicativo sul Pil non sufficientemente significativo a fronte del costo della misura". In più "non esiste alcuna obiettiva evidenza della maggiore propensione all’utilizzo dei pagamenti elettronici da parte degli aderenti al programma". Draghi ha anche sottolineato come "l’onerosità della misura debba essere valutata non solo in relazione ai benefici attesi, ma anche del costo e dell’attuale quadro economico e sociale". Insomma, teoricamente il cashback tornerà nel 2022, ma il parere di Draghi non è particolarmente positivo.

Quando tornerà il cashback e perché è stato sospeso dal governo Draghi

Da Palazzo Chigi fanno sapere anche la motivazione che ha portato a questa scelta e le misure alternative a cui verranno destinati i fondi stanziati per il cashback. Il miliardo e mezzo di euro che era previsto per i rimborsi del programma verrà spostato su un fondo per gli interventi di riforma in materia di ammortizzatori sociali. Allo stesso tempo, spiegano ancora dalla presidenza del Consiglio, il ministero dell'Economia e delle Finanze porterà avanti delle rilevazioni periodiche sull'utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici con il supporto informativo fornito dalla Banca d'Italia.

Licenziamenti, cashback e cartelle: cosa prevede il nuovo decreto legge

Durante il Consiglio dei ministri che si è appena concluso è stato varato un nuovo decreto legge che prevede "misure urgenti in materia fiscale, di tutela del lavoro, dei consumatori e di sostegno alle imprese". I punti principali, oltre alla sospensione del programma cashback, sono: lo sblocco dei licenziamenti per l’industria manifatturiera ed edilizia con l’eccezione per il tessile e i settori ad esso collegati; l'istituzione di un fondo da 100 milioni di euro per il rimborso dei biglietti di Alitalia; il differimento dell’invio delle cartelle esattoriali; l'istituzione di un fondo per contenere l’aumento delle tariffe dell’energia elettrica; la semplificazione della "nuova Sabatini" per l’acquisto di beni strumentali delle piccole e medie imprese.

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