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Direttiva Case Green

Case green, secondo l’Unione europea in Italia ci sono quasi 4 milioni di edifici da ristrutturare

Uno studio della Commissione europea dice che le case da ristrutturare in Italia entro il 2033, secondo la direttiva green al vaglio del Parlamento Ue, sono quasi quattro milioni.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Sono tra i 3,1 e i 3,7 milioni, secondo l'Unione europea, gli edifici da ristrutturare obbligatoriamente in Italia entro il 2033. Se la direttiva Ue sulle case green dovesse essere approvata, ovviamente. Il provvedimento comunitario continua a far discutere, soprattutto in Italia. Sia per via dell'impressionante numero di case che non rispetterebbero le regole – e perciò dovrebbero essere ristrutturate in tempi record – sia per la posizione del governo Meloni, che si sta opponendo fermamente alla decisione che, di fatto, sembra già sostanzialmente presa. La stima fatta dalla Commissione europea, tra l'altro, non fa che confermare i timori dell'esecutivo: in questi tempi è impossibile per l'Italia rispettare la direttiva.

Tuttavia dall'opposizione arriva l'attacco del Movimento 5 Stelle: "La rotta tracciata dall'Ue con la direttiva sull'efficientamento pubblico del patrimonio edilizio europeo fissa un'opportunità di portata storica per l'Italia – dicono i parlamentari grillini delle commissioni Ambiente e Attività Produttive di Camera e Senato – Il nostro Paese ha anticipato i tempi grazie al Superbonus 110% ideato dal Movimento 5 Stelle, purtroppo azzoppato prima del governo Draghi e smantellato poi dall'attuale governo Meloni". Per i pentastellati si è trattato di "una decisione miope e autolesionista". La direttiva europea "impone ora al governo di invertire la rotta". E annunciano: "Abbiamo appena depositato una mozione per chiedere impegni seri sulla riqualificazione energetica degli edifici, sia pubblici sia privati, e di aprire un dialogo con l'Europa e gli altri Paesi sui percorsi economici da intraprendere per reperire le risorse necessarie". La soluzione, per i pentastellati, è sempre la stessa: un Energy Recovery Fund sul modello del Next Gen Eu.

La direttiva sulle case green, in effetti, è praticamente insostenibile per i singoli cittadini per tutta una serie di motivi. Per portare la classe energetica di milioni e milioni di edifici dalla E, F e G alla D entro dieci anni – al momento il termine nel provvedimento è fissato al 2033 – servirebbero altrettanti interventi di ristrutturazione ed efficientamento che richiedono tempo e denaro. Il Superbonus, in questo, ha mostrato anche l'altra faccia della medaglia: negli ultimi anni sono lievitati i costi dei materiali, così come la lista di attesa per cominciare i lavori si è allungata esponenzialmente. In tutto ciò costi del genere sono insostenibili non solo per i cittadini, ma anche per lo Stato, che dovrebbe finanziare con bonus e simili la ristrutturazione di tre edifici residenziali su quattro in dieci anni. Una missione, allo stato delle cose, praticamente impossibile.

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