CasaPound (0,13% alle ultime elezioni): “Si parte da qui, ci vediamo nelle strade”

Come è noto, dopo ogni tornata elettorale tutte le forze politiche affermano di aver avuto un successo straordinario. Quelli del Pd, che pur non potendo governare vantano di essere primi; quelli del Pdl, che si fregiano di un recupero fino a un mese fa insperato. Il Movimento 5 Stelle (e loro a ragione) per l'esplosione di consenso. Ma sul carro dei vincitori salgono anche quelli di CasaPound Italia, che hanno conquistato lo 0,13% alla Camera e lo 0,14% al Senato e poi commentato così sul loro sito:
“Il risultato delle politiche è stato forse al di sotto delle aspettative, nonostante eccezioni importanti come Bolzano, dove, con l’1,72% alla Camera, prendiamo solo 11 voti meno della Lega Nord e il doppio di quelli de La Destra. Quello delle regionali del Lazio ci ha comunque premiato come prima forza dopo i ‘grandi’ partiti, regalandoci punte ben al di sopra della media in alcune roccaforti del movimento come Viterbo, Civita Castellana e Cave, dove abbiamo ad esempio raggiunto il 4,81%. CasaPound Italia riparte da qui anche in vista delle comunali di Roma: dai temi trattati, dal programma e dallo stile della nostra campagna elettorale, che sono comunque stati ineccepibili e che non moduleremo mai sulla base dei risultati”.
Ad affermarlo è stato Simone Di Stefano, capo della pattuglia di "fascisti del terzo millennio". Che poi ha continuato:
“Complici più o meno consapevoli i grandi organi di informazione, il grande pareggio è arrivato puntuale e la parola ‘responsabilita’ si impone già su tutte le promesse elettorali di Pd e Pdl, esattamente come quando fu imposto Monti. La stessa logica del ‘voto utile’ contro le sinistre agitata dal Pdl è stata tradita a scrutinio ancora in corso dalle proposte di governissimo lanciate da Berlusconi ai ‘nemici’ del Pd. La novità è semmai Grillo, e i suoi bravi ragazzi con le webcam in parlamento. Ci faranno vedere in diretta streaming la nazione fatta a pezzi e svenduta al mercato delle vacche dalla nuova grande coalizione, mentre CasaPound Italia continuerà a difenderla, come ha già fatto negli ultimi dieci anni e come avrebbe fatto comunque, nelle strade e nelle piazze. Ripartiamo da qui – conclude Di Stefano – dai quasi 20mila voti presi a Roma, dagli oltre 26mila del Lazio e dagli 88mila di Camera e Senato per portare avanti le nostre idee, con la convinzione di essere nel giusto e con la determinazione a portare il nostro messaggio a tanta parte dell’Italia che non ha avuto la possibilità nemmeno di conoscerci. I nostri voti sono i nostri voti. Non li abbiamo tolti a nessuno. E non si spostano. Possiamo solo crescere, e ricominciamo da oggi. Tornando a fare quello che abbiamo fatto negli ultimi dieci anni: abbattere i cancelli su cui è scritto ‘vietato’”.