Casaleggio e Spadafora in coro: “Cinque Stelle distrutti in 15 mesi, non arrivano vivi a elezioni”
A distanza di pochi giorni dallo strappo tra Conte e Di Maio e dalla nascita di Insieme per il Futuro, l’ennesimo atto della balcanizzazione del Movimento Cinque Stelle, non si placano gli strali e le bordate contro Giuseppe Conte che arrivano da chi, un tempo ai vertici della prima forza politica del parlamento, ha deciso di abbandonarla. È il caso di Davide Casaleggio, figlio del “guru” e co-fondatore Gianroberto, e di Vincenzo Spadafora, neo coordinatore politico di Insieme per il futuro, che attaccano frontalmente la leadership di Giuseppe Conte e mettono addirittura in discussione la sopravvivenza stessa di un Movimento di cui, dicono, si è persa completamente la forza propulsiva.
"Lo dicono i risultati – spiega Casaleggio in un’intervista al Corriere della Sera, che snocciola impietoso i risultati disastrosi della leadership di Giuseppe Conte, addossandogli ogni responsabilità di un crollo che è iniziato immediatamente dopo la nascita del cosiddetto governo gialloverde con la Lega, nel 2018, e non si è più arrestata: “Con la guida Conte – spiega l’ex presidente di Rousseau – si sono persi l'80 per cento degli elettori rispetto al 2017, si sono candidati 10 sindaci contro i 224 nel 2017, i gruppi locali sono scomparsi, si e' persa la vicepresidenza in Europa, sono rimasti 5 europarlamentari su 14, e solo 167 parlamentari sui 339 iniziali perdendo anche la maggioranza relativa in Parlamento. Per molto meno un amministratore delegato di una azienda verrebbe licenziato in tronco o si dimetterebbe". Secondo Casaleggio la sentenza è senza appello: Conte avrebbe “distrutto in soli 15 mesi un progetto politico costruito con grandi successi in 15 anni"
Non sono tuttavia più leggeri i giudizi che il figlio di Gianroberto riserva a Luigi Di Maio, la cui mossa viene rubricata a “un gioco di palazzo in cui sono stati spostati parlamentari in un altro contenitore”. “Alle prossime elezioni al centro – aggiunge – potrebbero esserci più partiti che elettori”. A proposito di prossime elezioni, Casaleggio è definitivo: “Credo si sia andati oltre il punto di non ritorno. Mi fa pensare a quel film comico in cui per poter prendere la pensione della nonna deceduta, i nipoti la mettevano nel congelatore facendo finta che fosse ancora viva”.
Altrettanto duro è Vincenzo Spadafora, che in un’intervista al Messaggero, parla del progetto politico suo e di Luigi Di Maio e non risparmia veleno contro il presidente dei Cinque Stelle: Di Maio, spiega Spadafora, “è un leader maturo a cui però non interessa costruire un partito personale ma un progetto collettivo che superi gli errori del passato". Mentre il Movimento, chiosa, ha esaurito la sua forza propulsiva “e rischia non arrivarci neppure alle elezioni”.