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Casaleggio: “Di Maio candidato premier per il M5S? Non è certo”

Quali saranno i candidati pentastellati alle poltrone di Sindaco di Roma e Capo del Governo? Il cofondatore del Movimento invita all’attesa e a godersi la festa di “Italia5Stelle”.
A cura di Danilo Massa
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Luigi Di Maio.
Luigi Di Maio.

Comincia "Italia5Stelle", l'evento politico del Movimento 5 Stelle che raccoglierà ad Imola, dal 17 al 18 ottobre 2015, un numero di militanti stimato intorno alle 200.000 presenze. Particolarmente atteso era l'arrivo di Gianroberto Casaleggio, al quale sono state rivolte le stesse domande che in questi giorni sono state sottoposte agli esponenti di spicco del Movimento. Le dimissioni di Ignazio Marino aprono la strada a nuove elezioni, attese da molti per la primavera del prossimo anno, ma non da Beppe Grillo, che ha spiegato "che non ci faranno votare a Roma la prossima primavera, perché sanno bene che vinciamo e se perdono Roma perdono tutto".

Casaleggio non ha riposto circa la possibilità di Alessandro Di Battista come candidato pentastellato al Campidoglio, sebbene il diretto interessato abbia più volte ribadito di non volersi candidare a sindaco di Roma. Per la corsa al governo della Capitale, nota Casaleggio con riferimento a Mafia Capitale e al caso Marino, "certamente ci stanno aiutando". Il cofondatore del M5S ha invece risposto all'eventualità che Luigi di Maio possa essere il candidato premier del Movimento, pur se con un vago "non è certo". L'indeterminatezza è data dalla volontà di chiamare in causa i militanti pentastellati, poiché saranno loro a scegliere la squadra candidata al governo. Una cosa, però, è fuori discussione per Casaleggio: "Siamo certamente pronti per governare".

"Italia5Stelle" si svolge su uno spazio di oltre 2.700 metri quadrati coperti, sui quali sono disposti 14 padiglioni che ospitano rappresentanze del M5S di Regioni e Comuni. Vi sono padiglioni dedicati al microcredito, all'anti-corruzione, Sos Equitalia e quelli per le istituzioni nazionali ed europee. Vi sono inoltre un palco e due spazi di confronto. Tra gli 80 artisti coinvolti, anche il premio Nobel Dario Fo che, secondo il consigliere comunale di Bologna Massimo Bugani, "è una grande presenza, niente affatto scontata, e che continua a sostenerci con sempre maggiore entusiasmo". Tra gli altri "big", anche Enrico Montesano di cui è previsto un contributo artistico.

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