Carta spesa ‘Dedicata a te’ da attivare entro 31 gennaio 2024, cosa fare per non perdere i 460 euro
È necessario attivare la carta spesa Dedicata a te entro domani, mercoledì 31 gennaio 2024. Chi non lo fa in tempo non potrà più usare i soldi caricati sopra. Per attivare la carta, è sufficiente effettuare almeno un pagamento. La carta spesa è un bonus una tantum riservato alle famiglie con un Isee sotto i 15mila euro che sono in condizione di particolare necessità e non ricevono altri sostegni.
Ha un valore complessivo di circa 460 euro. Infatti, il contributo economico iniziale era di 382,50 euro, che però alla fine dell'anno scorso sono stati integrati con 77,20 euro a famiglia dedicati al caro carburanti. Nel complesso, quindi, si parla di 399,70 euro che possono essere usati per fare la spesa – ma solo acquistando alcuni prodotti alimentari – oppure per l'acquisto di carburanti. O, ancora, per pagare abbonamenti ai mezzi del trasporto pubblico locale.
Cosa fare per attivare la carta spesa entro il 31 gennaio 2024
Per attivare la carta ‘Dedicata a te', basta usarla per effettuare almeno un acquisto. Lo scorso anno, la scadenza per l'attivazione era stata fissata al 15 settembre, ma è poi risultato che circa 100mila famiglie su un totale di 1,3 milioni di beneficiari non avevano completato la procedura in tempo. Così, è arrivata una proroga: i termini sono stati allungati, e dal 15 dicembre è stato nuovamente possibile procedere all'attivazione.
Il tempo, però, scadrà domani. Mercoledì 31 gennaio 2024 è l'ultimo giorno a disposizione per completare l'attivazione della carta. Chi non l'ha ancora nemmeno ritirata potrà andare alle Poste per ottenerla. L'importante è completare il primo pagamento, in qualunque esercizio commerciale, prima di febbraio.
Cos'è la carta ‘Dedicata a te' e chi può riceverla
La carta acquisti ‘Dedicata a te' è un bonus lanciato lo scorso anno dal governo Meloni. Coinvolge solo famiglie con un Isee familiare più basso di 15mila euro, residenti in Italia, ed esclude tutti quei nuclei in cui almeno una persona è beneficiaria di altre misure di sostegno al reddito (dalla Naspi all'Assegno di inclusione). Non si può fare domanda, perché la selezione è già stata effettuata dall'Inps e dalle amministrazioni comunali, in collaborazione anche con i servizi sociali locali. La priorità è stata data alle famiglie composte da almeno tre persone e con minorenni.