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Carta risparmio spesa 2023, quando arriva e come ottenerla: ecco chi potrà avere l’aiuto

Da luglio arriva la carta risparmio spesa introdotta dal governo Meloni, un bonus una tantum per acquistare beni di prima necessità per le famiglie con un reddito Isee sotto una certa soglia.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Quasi quattrocento euro a famiglia per fare la spesa, ma non per tutti. Il nuovo bonus introdotto dal governo Meloni con la manovra di quest'anno arriverà, a partire da luglio – riporta il Messaggero – per le famiglie con un Isee inferiore ai 15mila euro. Non sarà necessario fare richiesta o compilare una domanda scritta, ma saranno direttamente i Comuni a incaricarsi della distribuzione delle tessere e della comunicazione diretta con gli interessati. La carta risparmio spesa 2023 avrà un valore esatto di 382,50 euro, per un totale di mezzo miliardo di euro investito dal governo nella legge di Bilancio per finanziare la misura. Parliamo di un milione e trecentomila tessere una tantum che, una volta esaurite, non verranno ricaricate. La card si potrà utilizzare esclusivamente per acquistare beni alimentari di prima necessità, e bisognerà effettuare un pagamento entro il 15 settembre, pena la perdita del beneficio.

Come ottenere la carta risparmio spesa

Il primo requisito per ottenerla è un Isee non superiore ai 15mila euro. La scrematura verrà fatta direttamente dai Comuni, che riceveranno le carte secondo due canoni: metà delle tessere arriverà in proporzione alla popolazione residente, l'altra metà tenendo conto del rapporto tra il reddito nazionale e quello comunale. Una volta capito a chi spetterà l'aiuto – su indicazione dell'Inps – le tessere si potranno ritirare direttamente negli uffici postali.

Chi è escluso dal nuovo aiuto del governo

Oltre alla soglia di reddito Isee da non superare, per cui verranno esclusi automaticamente tutti i nuclei familiari che superano i 15mila euro, ci sono anche altri parametri da rispettare. Vengono escluse automaticamente dalla carta risparmio spesa anche le famiglie in cui c'è un percettore di reddito di cittadinanza o altre misure di sostegno simili, ma anche se si riceve la Naspi, la disoccupazione, la Discoll o la Cassa integrazione guadagni.

Chi avrà priorità nell'erogazione del bonus

Ci saranno una serie di categorie che avranno la priorità. Il primo criterio è il reddito Isee: si partirà dalle famiglie con un valore più basso e poi si andrà a salire. Ma a ricevere per prime gli aiuti saranno anche le famiglie con almeno tre componenti, di cui uno sotto ai 14 anni, poi le famiglie con almeno tre componenti di cui uno sotto ai 18 anni, infine ancora i nuclei composti da almeno tre persone, a prescindere dall'età.

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